Il Tirreno

Prato

Camion contro la chiesa di San Michele: l'autista di Alia indagato per crollo colposo

Il camion di Alia che ha distrutto parte del porticato della chiesa di San Michele (foto Sproviero-Batavia)
Il camion di Alia che ha distrutto parte del porticato della chiesa di San Michele (foto Sproviero-Batavia)

Carmignano, è questo il reato ipotizzato dalla Procura di Prato in relazione all'incidente avvenuto lunedì 4

05 giugno 2018
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PRATO. E' indagato per crollo colposo l'autista del camion della nettezza urbana di Alia che lunedì 4 in seguito ad un'errata manovra ha abbattuto parte del portico della chiesa di San Michele a Carmignano. E' questo il reato ipotizzato dal sostituto procuratore Egidio Celano titolare dell'inchiesta. L'autista, ricoverato in ospedale per lo shock riportato in seguito all'incidente, aveva raccontato di aver avuto problemi nell'innestare la marcia e che il mezzo, quando poi si è mosso, anzichè con la marcia indietro era partito in avanti. I danni all'edificio, che ospitata "La Visitazione" del Pontormo, sono stimati in oltre mezzo milione di euro.

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Intanto sono proseguiti per tutta la giornata di lunedì  gli interventi per la messa in sicurezza del porticato della Chiesa di San Michele e San Francesco. L’area è stata delimitata per garantire la pubblica incolumità ed è stato creato un camminamento in sicurezza per i pedoni. E’ stato inoltre selezionato il materiale da custodire: tra le cose recuperate anche la colonna crollata, rimasta fortunatamente integra.

Questa mattina è stato effettuato un nuovo sopralluogo per valutare gli interventi necessari per la messa in sicurezza e il ripristino della struttura. Presenti il sindaco del Comune di Carmignano Edoardo Prestanti, l’assessore all’Urbanistica Francesco Paoletti, i tecnici del Comune di Carmignano, i tecnici della soprintendenza, i Vigili del Fuoco, il parroco Don Claudio Ciurli e rappresentanti della Curia Vescovile di Pistoia.

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Il Comune di Carmignano, per garantire la sicurezza pubblica e privata, ha inoltre richiesto un incontro ad Alia, alla Curia Vescovile di Pistoia e alla Soprintendenza dei Beni Culturali di Firenze, Pistoia e Prato, per definire, in accordo con tutti gli enti coinvolti, un piano d’interventi con relativo cronoprogramma.

“Vista la rilevanza storica, culturale, artistica e religiosa che l’edificio riveste per l’identità dell’intera collettività carmignanese – ha spiegato il sindaco Edoardo Prestanti – ci siamo fin da subito attivati nei confronti di tutti gli enti competenti per la convocazione di un tavolo tecnico dove stabilire un preciso e puntuale piano di intervento, con relativo cronoprogramma, al fine di restituire il prima possibile alla collettività il suo bene più caro, la Pieve di San Michele”.

 

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