Sul web gli affreschi come non li avete mai visti finora
Presentato il nuovo progetto sulle opere della cattedrale Il vescovo: «Non solo Firenze, anche Prato può dire la sua»
PRATO
L’antico e il moderno. Con quest’ultimo che si presta per valorizzare, promuovere e far conoscere quanto è stato fatto nei secoli passati. Come il nuovo sito web www.filippolippi.prato.it dedicato agli affreschi di Filippo Lippi conservati nella cattedrale. Richiesto dall’Opera del Duomo, il sito è stato realizzato da Tv Prato media lab ed è stato finanziato da un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato.
Un sito vetrina è stato definito, perché deve invogliare chi lo guarda a venire a Prato, città sicuramente dai mille volti e che ne ha cose belle da far vedere e da raccontare. Ne è sicuro il vescovo Franco Agostinelli che sottolinea come l’arte sia importante per la storia di una città. «È successo – dice il presule – che il patrimonio artistico sia stato messo nel dimenticatoio perché presi da altre cose ma va promosso anche attraverso questo nuovo sito e far si che tutti possano conoscere le cose belle che abbiamo. Forse siamo penalizzati da Firenze e dalla sua ricchezza artistica – termina il vescovo - ma anche Prato può dire la sua in fatto di patrimonio artistico ed è giusto che le nostre opere siano conosciute anche all’estero».
«Un sito di facile accessibilità e con tante informazioni», così lo definisce il presidente dell’Opera del Duomo Francesco Giambattista Nardone. «Un sito internet vetrina – spiega – perché stimoli i visitatori nel venire a Prato».
Aprendo www.filippolippi.prato.it si trova una panoramica a 360 gradi dell’abside con quanto realizzò Lippi. Le foto ad altissima risoluzione mettono in evidenza la luce, la sua mano di pittore e i particolari da lui voluti. Sulle immagini ci sono alcuni “punti di interesse” dove cliccando si apre un’accurata descrizione. E l’arte, si sa, richiama turisti e i numeri lo confermano. Dal 5 maggio 2007, data in cui viene fatta partire la vocazione turistica della città, ovvero quando in duomo terminarono i lavori di restauro del ciclo pittorico del Lippi, alla fine del 2017 il duomo è stata visitato da 700mila turisti, mentre i paganti sono stati 155.400. Questi ultimi sono coloro che hanno fatto il biglietto che dal 2015 permette di vedere il museo e gli affreschi del Lippi. Nei primi sei mesi del 2018 si conferma la media con 6613 biglietti e gli stranieri se la battono con gli italiani, 48% contro il 52%.
«Dati – afferma il sindaco Matteo Biffoni – che dimostrano come Prato cresce per numero di turisti. Che arrivano anche per ammirare un patrimonio inestimabile come quello realizzato da Filippo Lippi. E noi dobbiamo promuovere queste bellezze».
L’assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo spiega come i visitatori vanno sì a Firenze o Pisa, mete prettamente turistiche, ma “scelgono anche quelle che sono città non imbalsamate, come Prato o Livorno. A Prato – ha detto – siamo veri. Ci sono contrasti ma c’è anche dinamismo». E a settembre all’interno del museo dell’Opera del Duomo ci saranno tre postazioni con i visori che attraverso la realtà aumentata permetteranno, a chi indossa la maschera, di trovarsi al centro esatto del ciclo di affreschi e di potersi elevare fino a 6 metri di altezza per osservare da vicino i registri superiori meglio di quanto sia possibile fare dal vivo all’altezza del coro.
Presso la biglietteria del Museo dell’Opera del Duomo (sotto il campanile della Cattedrale) è possibile acquistare il biglietto che consente la visita al complesso della Cattedrale, comprendente gli affreschi di Filippo Lippi, il transetto e il Museo dell’Opera del Duomo. Questi gli orari di visita: da lunedì al sabato dalle ore 10 alle 13 e dalle 14 alle 17. La domenica dalle 14 alle 17. Chiuso il martedì. —