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arte 

Sul web gli affreschi come non li avete mai visti finora

Azelio Biagioni
Sul web gli affreschi come non li avete mai visti finora

Presentato il nuovo progetto sulle opere della cattedrale Il vescovo: «Non solo Firenze, anche Prato può dire la sua»

05 luglio 2018
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PRATO

L’antico e il moderno. Con quest’ultimo che si presta per valorizzare, promuovere e far conoscere quanto è stato fatto nei secoli passati. Come il nuovo sito web www.filippolippi.prato.it dedicato agli affreschi di Filippo Lippi conservati nella cattedrale. Richiesto dall’Opera del Duomo, il sito è stato realizzato da Tv Prato media lab ed è stato finanziato da un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato.

Un sito vetrina è stato definito, perché deve invogliare chi lo guarda a venire a Prato, città sicuramente dai mille volti e che ne ha cose belle da far vedere e da raccontare. Ne è sicuro il vescovo Franco Agostinelli che sottolinea come l’arte sia importante per la storia di una città. «È successo – dice il presule – che il patrimonio artistico sia stato messo nel dimenticatoio perché presi da altre cose ma va promosso anche attraverso questo nuovo sito e far si che tutti possano conoscere le cose belle che abbiamo. Forse siamo penalizzati da Firenze e dalla sua ricchezza artistica – termina il vescovo - ma anche Prato può dire la sua in fatto di patrimonio artistico ed è giusto che le nostre opere siano conosciute anche all’estero».

«Un sito di facile accessibilità e con tante informazioni», così lo definisce il presidente dell’Opera del Duomo Francesco Giambattista Nardone. «Un sito internet vetrina – spiega – perché stimoli i visitatori nel venire a Prato».

Aprendo www.filippolippi.prato.it si trova una panoramica a 360 gradi dell’abside con quanto realizzò Lippi. Le foto ad altissima risoluzione mettono in evidenza la luce, la sua mano di pittore e i particolari da lui voluti. Sulle immagini ci sono alcuni “punti di interesse” dove cliccando si apre un’accurata descrizione. E l’arte, si sa, richiama turisti e i numeri lo confermano. Dal 5 maggio 2007, data in cui viene fatta partire la vocazione turistica della città, ovvero quando in duomo terminarono i lavori di restauro del ciclo pittorico del Lippi, alla fine del 2017 il duomo è stata visitato da 700mila turisti, mentre i paganti sono stati 155.400. Questi ultimi sono coloro che hanno fatto il biglietto che dal 2015 permette di vedere il museo e gli affreschi del Lippi. Nei primi sei mesi del 2018 si conferma la media con 6613 biglietti e gli stranieri se la battono con gli italiani, 48% contro il 52%.

«Dati – afferma il sindaco Matteo Biffoni – che dimostrano come Prato cresce per numero di turisti. Che arrivano anche per ammirare un patrimonio inestimabile come quello realizzato da Filippo Lippi. E noi dobbiamo promuovere queste bellezze».

L’assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo spiega come i visitatori vanno sì a Firenze o Pisa, mete prettamente turistiche, ma “scelgono anche quelle che sono città non imbalsamate, come Prato o Livorno. A Prato – ha detto – siamo veri. Ci sono contrasti ma c’è anche dinamismo». E a settembre all’interno del museo dell’Opera del Duomo ci saranno tre postazioni con i visori che attraverso la realtà aumentata permetteranno, a chi indossa la maschera, di trovarsi al centro esatto del ciclo di affreschi e di potersi elevare fino a 6 metri di altezza per osservare da vicino i registri superiori meglio di quanto sia possibile fare dal vivo all’altezza del coro.

Presso la biglietteria del Museo dell’Opera del Duomo (sotto il campanile della Cattedrale) è possibile acquistare il biglietto che consente la visita al complesso della Cattedrale, comprendente gli affreschi di Filippo Lippi, il transetto e il Museo dell’Opera del Duomo. Questi gli orari di visita: da lunedì al sabato dalle ore 10 alle 13 e dalle 14 alle 17. La domenica dalle 14 alle 17. Chiuso il martedì. —

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