Il Tirreno

Prato

Monsignor Bassetti contro gli attacchi al Papa: "Serve una purificazione"

Azelio Biagioni
Un momento della cerimonia all'ingresso della cattedrale di Santo Stefano (Foto Sproviero-Batavia)
Un momento della cerimonia all'ingresso della cattedrale di Santo Stefano (Foto Sproviero-Batavia)

Il presidente della Conferenza episcopale italiana ha celebrato il pontificale in Duomo e ha fatto riferimenti all'attualità

08 settembre 2018
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PRATO. "Dinanzi alla venerata Sacra Cintola" ha chiesto di pregare per papa Francesco e per ogni cristiano "che soffre nel corpo e nello spirito", anche a causa degli scandali e delle divisioni nella Chiesa. È l’invito che il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, ha rivolto ai pratesi riuniti in cattedrale questa mattina, 8 settembre, nel giorno della Natività di Maria. Per il cardinale la Chiesa "formata da esseri umani, è sempre bisognosa di purificazione. Si tratta di una constatazione cui la storia ci ha da tempo abituati, ma anche di una amara realtà cui purtroppo siamo costretti ad assistere quasi ogni giorno". Il riferimento è agli attacchi subiti in questi giorni da Papa Francesco dopo le rivelazioni di monsignor Viganò sulle sue presunte mancate denunce di casi di pedofilia.

Si sono chiamati reciprocamente don Gualtiero e don Franco. Il primo è il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo metropolita di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, il secondo è il vescovo di Prato, monsignor Franco Agostinelli. Fra i due prelati c’è stima e amicizia di lunga data, come ricordato dal porporato invitato a Prato per celebrare il solenne Pontificale in occasione della festa della natività di Maria Vergine. La funzione religiosa di sabato mattina in Cattedrale è stata concelebrata dal vescovo Agostinelli e da altri vescovi toscani e da una parte dei sacerdoti pratesi. Il Duomo era gremito di fedeli come non mai per la messa nel giorno della festività della città.

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All’inizio della celebrazione il cardinale Bassetti ha ricordato come proprio l’8 settembre ricorrono i suoi 24 anni dalla consacrazione episcopale ricevuta in San Lorenzo a Firenze dal cardinale Silvano Piovanelli. “La mitria che mi pose sul capo – ha ricordato il presidente della Cei – è quella che ho stamani. E il cardinale Piovanelli mi disse che era bella ma che sarebbe stata una corone di spine. E aveva ragione e l'ho capito in questi 24 anni da vescovo, ma l’ho accettata”. Poi rammenta di quando nel 1998 fu nominato vescovo di Arezzo e una delle prime persone che conobbe fu proprio Agostinelli. Il cardinale ha chiesto, poi, di pregare per papa Francesco (rammentando la sua visita a Prato) e per ogni cristiano «Che soffre nel corpo e nello spirito, anche a causa degli scandali e delle divisioni nella Chiesa. Che non sono, purtroppo, un fatto nuovo. Tuttavia – ha osservato – quando avvengono, ci amareggiano e ci fanno soffrire, come nell’ora presente».

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Poi il cardinale ha parlato della Chiesa «Formata da esseri umani, che è sempre bisognosa di purificazione. Si tratta di una constatazione cui la storia ci ha da tempo abituati, ma anche di una amara realtà cui purtroppo siamo costretti ad assistere quasi ogni giorno». Per questo il porporato ha invocato la protezione della Sacra Cintola mariana, omaggiata anche da papa Francesco durante la sua visita il 10 novembre 2015. Un evento citato da Bassetti: «La Sacra Cintola, ci ha ricordato il Papa – ha detto il Cardinale – richiama anche il gesto compiuto da Gesù durante la sua cena pasquale, quando si strinse le vesti ai fianchi, come un servo, e lavò i piedi dei suoi discepoli. Perché come ha fatto lui facessimo anche noi. Siamo stati serviti da Dio che si è fatto nostro prossimo, per servire a nostra volta chi ci sta vicino». Poi Bassetti, che conosce bene Prato perché originario di Firenze, ha lodato la «pietà popolare» della città e il suo attaccamento al Sacro Cingolo: «Forte simbolo che unisce tra la realtà ecclesiale a quella civile, un tempo perfettamente unite, oggi ben disposte ad una fattiva collaborazione per il bene dei residenti e di quanti arrivano qui per motivi di lavoro e di studio». Al termine della messa il cardinale ha mostrato la reliquia ai malati presenti in cattedrale grazie ai volontari dell’Unitalsi. Poi, sul sagrato del duomo si è rinnovata la consegna dei ceri votivi per la Cappella del Sacro Cingolo donati dall’amministrazione comunale, presente in chiesa con il sindaco Matteo Biffoni ed alcuni assessori. Al Pontificale c’erano anche le più importanti cariche istituzionali della città.

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