Il Tirreno

Prato

Il segretario provinciale del Pd sposa l’attivista del M5S

Paolo Nencioni
Gabriele Bosi e Chiara Bartalini
Gabriele Bosi e Chiara Bartalini

Il sindaco Biffoni celebrerà le nozze nel giorno della manifestazione nazionale contro il governo giallo-verde. Intanto Rocchi e Bugetti vanno con Zingaretti

15 settembre 2018
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PRATO. Sarà una faccenda privata, ma inevitabilmente e gioiosamente anche politica. Gabriele Bosi si sposa il 30 settembre con Chiara Bartalini. Un matrimonio come tanti altri se non fosse che lui è il segretario provinciale del Partito democratico e lei è un’attivista del Movimento 5 Stelle, due formazioni politiche che da anni si prendono a schiaffi. Loro invece, Gabriele e Chiara, vanno d’amore e d’accordo, hanno realizzato tra le mura domestiche l’impresa che non è riuscita ai capi dei loro partiti, tanto che dopo la convivenza hanno deciso per il gran passo e si faranno sposare dal sindaco Matteo Biffoni. Non vorrebbero nemmeno fare troppa pubblicità, forse anche perché a gennaio erano entrambi in lizza per una candidatura alle elezioni politiche di marzo e la notizia del loro legame sentimentale, peraltro da sempre alla luce del sole, potrebbe non aver giovato alle rispettive aspirazioni politiche.

Tra l’altro la data scelta per il matrimonio cade nello stesso giorno in cui il Partito democratico ha convocato a Roma “l’Italia che non ha paura”, nella manifestazione nazionale contro il governo giallo-verde. Ma è solo una coincidenza, perché il matrimonio è stato fissato prima che venisse decisa la data della manifestazione, alla quale una parte dei vertici del Pd pratese non potranno andare perché appunto invitati alle nozze (e in origine l’appuntamento romano era per il 29).

Il Partito democratico in questi giorni è impegnato anche in cose meno private, e cioè con le riunioni dei 40 circoli in vista dell’elezione del nuovo segretario regionale (in campo Simona Bonafè per i renziani e Valerio Fabiani per gli orlandiani). Oltre agli iscritti che potranno votare nei circoli, la consultazione interessa tutti i simpatizzanti e gli elettori, che proprio il 14 ottobre saranno chiamati a votare per uno dei candidati con un sistema identico alle primarie: basterà presentarsi in uno dei punti indicati dal Pd in provincia di Prato, dichiararsi elettori del Pd, versare un contributo di 2 euro ed esprimere la preferenza. Nessuno al momento fa previsioni sull’affluenza, anche perché l’ultima volta che il Pd chiamò gli elettori a votare per le primarie a Prato c’era in ballo la segreteria nazionale, che aveva un appeal certo maggiore.

Intanto sono iniziati i riposizionamenti all’interno del partito quasi orfano di Renzi. E il fino a ieri renziano Lorenzo Rocchi, capogruppo in consiglio comunale, ha già annunciato che nella corsa alla segreteria nazionale sta con Nicola Zingaretti. Stessa scelta fatta qualche giorno fa dalla consigliera regionale Ilaria Bugetti, in precedenza vicina a Orlando. Gli altri attendono, anche perché la data del congresso nazionale ancora non c’è e la situazione potrebbe evolversi.

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