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Il casale abbandonato diventerà un albergo con 66 posti letto

Il casale abbandonato diventerà un albergo con 66 posti letto

Dal consiglio comunale di Montemurlo arriva il via libera al piano di recupero del complesso agricolo “Il Vivaio” da parte della Diana srl

29 settembre 2018
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PRATO. Chi passa dalla nuova provinciale Montalese non può fare a meno di notare il grande casolare, da tempo in stato di abbandono, che sorge nella piana a poca distanza dalla villa del Parugiano. Si tratta del complesso edilizio detto “Il Vivaio”, il cascinale che presto sarà trasformato di un albergo con una capacità ricettiva complessiva di 66 posti letto, concretizzando così la vocazione turistica della frazione di Bagnolo. Il consiglio comunale di Montemurlo ha dato il via libera alla “variante al piano di recupero di iniziativa privata del complesso agricolo Il Vivaio” in via Parugiano di sopra, presentata dalla società Diana srl, che va così a modificare la precedente previsione urbanistica, che prevedeva il recupero dei tre edifici rurali a destinazione residenziale e il loro frazionamento in dieci unità immobiliari. La variante è stata approvata con i voti favorevoli del Pd, astenuti Forza Italia, Movimento Cinque Stelle e Fratelli d'Italia.

«Si tratta di un intervento importante che si inserisce in un contesto pregiato con un recupero di qualità – spiega l'assessore all'urbanistica Giorgio Perruccio – Il nuovo albergo andrà ad arricchire la dotazione di infrastrutture ricettive nella zona di Bagnolo, considerata un'area da valorizzare sotto il punto di vista ambientale e turistico».

L'albergo colmerà, infatti, un fabbisogno del territorio in termini di posti letto. Le strutture attualmente esistenti non riescono, infatti, a coprire tutte le necessità ricettive di chi si reca a Montemurlo per lavoro o per turismo. Il nuovo albergo potrà dunque contribuire a sviluppare la vocazione turistica dell'area, vista anche la vicinanza di Montemurlo alle grandi città d'arte toscane, Firenze in primis.

Il progetto di riqualificazione prevede un recupero in sintonia con l'aspetto originario del complesso rurale e dell'ambiente agricolo circostante, come i sassi a faccia vista o alcuni elementi tipici dei fienili, i mandorlati. L'albergo, 66 posti letto, sarà composto da tredici camere, quattro suite e cinque mini appartamenti autonomi completi di angolo cottura.
 

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