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Il Pd vota il segretario con l’incognita affluenza

Il Pd vota il segretario con l’incognita affluenza

Domenica alle primarie regionali si sfidano Simona Bonafè e Valerio Fabiani Quattro sindaci schierati con la renziana, tre col candidato della minoranza

10 ottobre 2018
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Quattro sindaci schierati con Simona Bonafè, tre dalla parte di Valerio Fabiani. Così il Partito democratico pratese arriva all’appuntamento con le primarie per la scelta del nuovo segretario regionale, che si terranno domenica prossima. Si vota nei circoli dalle 8 alle 20 e subito dopo verrà fatto lo scrutinio. I risultati sono attesi in serata.

Ma oltre al risultato finale, che vede favorita l’eurodeputata renziana Bonafé, sul voto pesa l’incognita dell’affluenza, che potrebbe essere molto bassa. Al voto riservato agli iscritti, nelle scorse settimane, ha partecipato un aventi diritto su tre, come nel resto della Toscana, e quindi nessuno azzarda previsioni su quanti tra i simpatizzanti decideranno di esprimere una preferenza domenica. Il voto è aperto a tutti: basta versare 2 euro, come ormai prassi nelle primarie del Pd, presentare un documento d’identità e ricordarsi il numero della propria sezione elettorale, perché a quella è agganciato il seggio nel quale si potrà votare per il nuovo segretario Pd.

Simona Bonafè si presenta sulla griglia di partenza forte del 62,7% preso nella consultazione interna, contro il 37,3% ottenuto da Valerio Fabiani. Quest’ultimo però conta di recuperare qualcosa nel voto aperto agli iscritti, tentando di intercettare il vento anti-renziano che soffia sempre più forte dopo il risultato delle politiche del 4 marzo. È un fatto, comunque, che finora il voto dei simpatizzanti non ha mai sovvertito l’indicazione degli iscritti. Ma è anche vero che le primarie aperte per la segreteria regionale non hanno in pratica precedenti e dunque teoricamente può succedere di tutto.

I sindaci intanto hanno fatto le loro scelte e si sono divisi equamente tra i due candidati, anche se il sindaco più pesante, Matteo Biffoni, è saldamente dalla parte di Simona Bonafè, che ieri sera ha partecipato a un incontro al circolo di Santa Lucia (mentre Fabiani sarà domani alle 18 alla Casa del popolo di Coiano). La sostengono anche Primo Bosi di Vaiano, Francesco Puggelli di Poggio a Caiano e Giovanni Morganti di Vernio, oltre al segretario provinciale Gabriele Bosi e al consigliere regionale Nicola Ciolini. Valerio Fabiani, invece, può contare sul sostegno di Mauro Lorenzini di Montemurlo, Guglielmo Bongiorno di Cantagallo ed Edoardo Prestanti di Carmignano, oltre alla consigliera regionale Ilaria Bugetti.

In provincia di Prato gli iscritti al Pd sono circa 1.800 e in 600 hanno votato nei circoli. Chi non ha votato al “primo turno” può comunque votare alle primarie aperte, e probabilmente la scarsa affluenza nei circoli si spiega anche col fatto che i giochi si faranno il 14. Alcuni potrebbero essere rimasti a casa sapendo che poi avrebbero potuto dire la loro nel voto che conta.

Quanto agli elettori del Pd non iscritti al partito, sono loro la vera incognita di questo appuntamento, che di fatto è anche un termometro di quanto il partito stia tenendo dopo la sconfitta del 4 marzo, a Prato particolarmente bruciante perché arrivata in un collegio fino al giorno prima ritenuto quasi blindato. Sette mesi dopo il panorama politico è radicalmente cambiato e il Pd pensa già, con qualche preoccupazione, alle amministrative di maggio. —

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