Il Tirreno

Prato

Assistenza ai profughi, arresti domiciliari per la presidente del Consorzio Astir

di Paolo Nencioni
Loretta Giuntoli, presidente del Consorzio Astir
Loretta Giuntoli, presidente del Consorzio Astir

I gestori di otto strutture a Prato, Carmignano e Poggio a Caiano sono accusati di non aver fornito pasti e pulizie, lucrando sui fondi ricevuti dalla Prefettura. Coinvolte tre cooperative e il vice direttore della Caritas, che si è autosospeso. Loretta Giuntoli si dimette da tutte le cariche

27 dicembre 2018
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PRATO. La presidente del Consorzio Astir Loretta Giuntoli è stata messa agli arresti domiciliari e i legali rappresentanti della cooperativa Humanitas Roberto Baldini e il diacono Alberto Pintus, quest'ultimo vice direttore della Caritas diocesana, sono stati interdetti per nove mesi dalla professione nell'ambito dell'inchiesta dei sostituti Celano e Canovai sulla gestione di otto Centri di accoglienza straordinaria per richiedenti asilo a Prato, Carmignano e Poggio a Caiano. I tre devono rispondere dell'accusa di frode nelle pubbliche forniture, mentre Loretta Giuntoli anche di minacce a tre dipendenti del consorzio sentiti dalla polizia durante le indagini. Coinvolte le cooperative Humanitas, Astirforma e Verde Mela, tutte facenti capo al Consorzio Astir.

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Il procuratore Giuseppe Nicolosi ha spiegato che sarebbero state accertate gravi irregolarità nella fornitura dei servizi ai profughi: un pasto al giorno anziché i tre previsti, pulizie inesistenti e nessun servizio di lavanderia. Alcuni richiedenti asilo sarebbero stati costretti a recuperare le lenzuola dalla spazzatura per coprirsi e ad accendere fuochi in giardino per cucinare. La Digos ha documentato le irregolarità con alcuni video. L'inchiesta è iniziata a giugno dopo le segnalazioni di alcuni residenti di Poggio a Caiano. Già nel 2016 i richiedenti asilo di Poggio a Caiano avevano protestato davanti alla Prefettura di Prato per i pasti scadenti. I Centri di accoglienza straordinaria su cui sta indagando la Procura si trovano a Prato in via Marini, a Carmignano in via Vergheretana, via degli Asinai e via Macia (questo ora trasferito in altra sede) e a Poggio a Caiano in via Umberto I e via Lombarda.

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Nel pomeriggio l'avvocato Nicola Badiani, che difende Loretta Giuntoli, ha reso noto che la sua assistita "è rientrata dalla Terra Santa con 10 giorni di anticipo per mettersi a disposizione delle autorità. Attendiamo l’interrogatorio del giudice - spiega l'avvocato - per cercare di chiarire la vicenda. Loretta Giuntoli ha manifestato la volontà di dimettersi da tutte le cariche rivestite per concentrarsi sulla sua difesa, con piena fiducia nella magistratura, e per tutelare le strutture e i posti di lavoro".

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Anche Alberto Pintus si è autosospeso dall’incarico di vice direttore della Caritas diocesana. "La decisione - si legge in una nota della Diocesi - è stata presa a seguito dell’inchiesta della Procura di Prato nell’ambito della gestione dei Centri di accoglienza straordinari gestiti dal Consorzio Astir. Fino al 29 giugno di quest’anno, giorno in cui è stato nominato vice direttore della Caritas, Pintus ha ricoperto la carica di presidente della cooperativa Humanitas, appartenente al Consorzio Astir. La scelta di autosospendersi dall’attuale incarico è stata presa in attesa che la sua posizione venga chiarita".

Le reazioni politiche.

Fratelli d'Italia. "Anche grazie alla legge Taglia-business presentata e fatta approvare da Fratelli d'Italia emergono finalmente le porcherie che accadono nei centri per immigrati. Prima della nostra legge chi si occupava di immigrati non doveva nemmeno rendicontare le spese. Abbiamo interrotto così un sistema di sfruttamento mascherato da buonismo. Fingono di essere accoglienti, buoni e generosi, ma per loro gli immigrati sono solo merce per arricchirsi". E' quanto afferma il deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli, commentando l'inchiesta sulla gestione dei centri di accoglienza straordinaria a Prato.

Movimento 5Stelle. "Basta con il business dell'immigrazione - lo afferma il gruppo consiliare M5S di Prato -, lo ripetiamo da anni e oggi che siamo al Governo stiamo lavorando per cambiare la gestione del sistema di accoglienza. Prato ha gia' il problema dello sfruttamento del lavoro nella comunita' cinese, della tratta per lo sfruttamento della prostituzione e dello spaccio, del caporalato, e oggi risulta che anche nella nostra citta' c'e' chi ha pesantemente lucrato sul sistema di accoglienza con pesanti danni alla comunità, costretta a subire anche il clima di proteste dei richiedenti asilo, rivelatosi oggi legittimo. Ringraziamo la Procura per l'ottimo lavoro svolto finora e auspichiamo che si vada fino in fondo con le indagini per arrivare ad inviduare ogni eventuale responsabile. Abbiamo già chiesto la convocazione urgente della Commissione Controllo e Garanzia per capire cosa accadrà alle strutture e ai richiedenti asilo ospitati, oltre che ai servizi del Comune di Prato in gestione al Consorzio Astir. Questi fatti non devono mai piu' accadere".

Lega. «Per anni abbiamo denunciato il sistema di business che si era venuto a creare dietro l’accoglienza in Italia, oggi varie indagini come quella di Prato ci danno ragione e portano alla luce situazioni vergognose nella gestione dei migranti che, quelle si, meriterebbero manifestazioni di indignazione» ad affermarlo è il referente nazionale della Lega per la provincia di Prato, Andrea Recaldin.

«Con il Ministro Matteo Salvini abbiamo iniziato a combattere questo sistema a partire da coloro che fungevano da veri e propri taxi del mar Mediterraneo e riducendo le somme disponibili per chi gestisce i migranti  – prosegue Recaldin – perché l’accoglienza, quella vera, non ha bisogno di tornaconto economico e in troppi in questi anni si sono riempiti le tasche nascondendosi dietro la parola “solidarietà”». «Siamo molto contenti che anche a Prato sia stata fatta luce sulle strutture di accoglienza, a nome della Lega voglio ringraziare la Procura e le Forze dell’Ordine per il lavoro svolto – conclude Recaldin – per chi specula sui migranti, lo ribadisco, il vento è cambiato».

Lega Prato. Questa inchiesta - afferma Patrizia Ovattoni segretaria provinciale di Prato – ha portato alla luce le gravi irregolarità commesse da taluni soggetti attivi nel mondo dell'accoglienza i quali, adesso, devono rispondere del loro operato alla collettività, visto e considerato che ci sono di mezzo i “soldi pubblici”. È vergognoso, ingiusto e sleale gestire fuori regola sistemi in cui vengono utilizzati i “denari dei contribuenti” - chiosa la segretaria.

Sul sistema dell'accoglienza – prosegue Ovattoni - abbiamo sempre nutrito forti perplessità tantoché, a suo tempo, presentammo diversi esposti in cui si chiedeva, alle autorità competenti, di effettuare precise verifiche relative a delle strutture di accoglienza ubicate nel territorio pratese.

Al di là di questa specifica vicenda – continua la rappresentante del Carroccio – vorrei ricordare che, con l'avvento di Salvini, la pacchia è finita per chi, nel nostro paese, faceva business con l'accoglienza. In questi 6 mesi di buon governo, in tema di immigrazione, sono stati quasi azzerati gli sbarchi, tagliati i 35 euro per l'accoglienza (portati a 19), potenziati i controlli e incrementati i criteri di trasparenza. Pertanto – conclude Ovattoni – chi pensava di potersi arricchire in barba ai contribuenti italiani sarà utile che si metta l'anima in pace, prendendo atto che adesso la musica è cambiata sul serio!

Scelta civica Prato. "Senza voler ritenere colpevole nessuno prima del terzo grado di giudizio, Scelta civica Prato ritiene però che  - alla luce dell'arresto di Loretta Giuntoli presidente del Consorzio Astir e l'interdizione per nove mesi dei legali rappresentanti della cooperativa Humanitas, Roberto Baldini e Alberto Pintus, nell'ambito dell'inchiesta sui centri di accoglienza straordinaria per richiedenti asilo - ci siano tutte le condizioni affinchè il vicesindaco Simone Faggi e l'assessore alla Sanità Luigi Biancalani facciano una forte autocritica  politica al loro operato e a quello del Partito democratico che governa la città di Prato. Più volte sono stati  chiamati ad esprimersi anche in consiglio comunale soprattutto sull'attività svolta dal consorzio Astir ed hanno sempre espresso giudizi più che positivi. Ancora una volta purtroppo, dobbiamo constatare che dove non arriva una politica "miope" (diciamo così) deve poi pensarci la magistratura, decretando di fatto la sconfitta della politica e, in questo caso, del Partito democratico. Scelta civica Prato attende una riflessione pubblica da parte del vicesindaco Faggi e dell'assessore Biancalani...".

La replica di Faggi. Decisa la replica di Faggi: "Noi coi Cas non c’entriamo nulla, è una cosa di competenza della Prefettura. Nel sistema di accoglienza comunale Sprar il Consorzio non c'è. E per quanto riguarda Astir, è una questione di comportamenti personali, bisogna stare attenti a dare giudizi affrettati".

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