Il Tirreno

Cinque Stelle fuori dalle Comunali Siena e a Campi

L'architetto Luca Furiozzi: era il candidato M5S a Siena
L'architetto Luca Furiozzi: era il candidato M5S a Siena

Lo staff di Rousseau non ha dato via libera ai candidati scelti dalla base del movimento. C'è chi ipotizza un "patto di desistenza" per favorire la Lega 

12 maggio 2018
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FIRENZE. Tempo scaduto. I Cinque stelle non correranno alle Elezioni Comunali di Siena e di Campi Bisenzio. Il "mitologico" staff della associazione Rousseau non ha rilasciato la certificazione. Niente via libera ai candidati. Uno smacco, soprattutto per gli attivisti senesi. «No, non è arrivata - dice amareggiato il consigliere comunale Michele Pinassi - I termini per le liste scadono sabato 13 maggio alle 12, saremmo anche pronti, ma a questo punto mi chiedo se ne valga la pena».

Così Luca Furiozzi, l'architetto scelto dal meetup non potrà sfidare Bruno Valentini, il sindaco uscente del Pd e sfruttare la scia di una campagna elettorale che i big del Movimento avevano giocato sul salvataggio miliardario di Mps voluto dai governi Renzi-Gentiloni.

La stessa cosa succede anche nel comune della Piana fiorentina. Così sembrano profilarsi le prime prove di intesa fra 5 Stelle e Lega. Per ora fondate su una «astensione benevola», ma imposta dai vertici.

Era il 23 maggio 2013 quando, per le passate amministrative, Beppe Grillo chiuse la campagna elettorale del candidato a sindaco di Siena con il suo "Tutti a Casa" tour. Oggi a 5 anni di distanza le cose sono diverse: al voto del 10 giugno il Movimento non avrà una sua lista e un suo candidato sindaco nella corsa per Palazzo Pubblico che vede confrontarsi in totale 9 aspiranti sindaco.

Alla scadenza delle 12 di sabato 12 maggio la direzione nazionale del Movimento non ha inviato la certificazione necessaria all'uso del logo. E in queste settimane non si era mai espressa sulla lista dei 27 candidati consiglieri comunali e di Luca Furiozzi come candidato sindaco che il Movimento senese aveva inviato il 21 marzo. "Siamo distrutti, addolorati e ci sentiamo abbandonati", spiega Michele Pinassi che nel 2013 correva per diventare primo cittadino per il Movimento e oggi consigliere comunale Siena 5 Stelle. "Non ci sappiamo dare una motivazione e nemmeno ce l'hanno data, c' stato solo silenzio assoluto", aggiunge sottolineando che comunque "è fuori discussione" qualsiasi ipotesi di candidarsi senza logo del M5s: "O siamo dentro o niente, non avrebbe senso. Noi siamo tra i primi che, in Italia, hanno contribuito alla nascita del Movimento, siamo parte fondante".

A Siena, Grillo era tornato nell'aprile 2014, in occasione di un'assemblea di Mps, per tuonare su banche, elezioni, sistema economico e lobby politiche. Dopo di lui dalla città del Palio sono passati anche Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista. E proprio Mps è stato un argomento su cui il M5S senese si è a lungo concentrato: "Tutti gli atti per i lavori della commissione d'inchiesta del consigliere regionale Giannarelli li abbiamo forniti noi", spiega ancora Pinassi che a proposito della lista inviata a marzo scorso aggiunge: "Era composta da persone nuove che per la prima volta si affacciavano alla politica e che ora sono molto deluse". "Chiaramente c'è delusione, non siamo contenti", le parole di Furiozzi. 

"Una scelta deflagrante" quella del M5s nazionale per il sindaco di Siena uscente e nuovamente in corsa Bruno Valentini (Pd), che "conferma un pauroso deficit di democrazia" nel movimento. Dario Nardella, sindaco di Firenze, prima ironizza, ""Dovremmo chiedere a Chi l'ha visto!". Poi osserva: "I 5 stelle sono tanto più forti quanto più forte sono la lamentela, la paura, la critica. Nel momento in cui devono rimboccarsi le maniche", e "confrontarsi con i bisogni reali si squagliano come neve al sole".

Invita comunque a non "guardare in casa altrui" ma nella "nostra, diamoci da fare, perché a giugno abbiamo una prova molto impegnativa". "La conferma di un legame destinato a stringersi tra Lega e 5Stelle proviene da Vicenza e Siena, città chiamate al voto il 10 giugno. In nessuno dei due comuni i 5 stelle presentano la loro lista alle comunali proprio come avviene in molti altri piccoli e medi comuni. A pensar male si fa peccato ma molto spesso ci si azzecca", commenta invece Riccardo Nencini, segretario del Psi.

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