Il Tirreno

Le bancarelle di Pisa spaccano il governo: la Lega le rivuole sotto la Torre, M5s no

Francesco Loi - Daniele Benvenuti
Un'immagine di Piazza dei Miracoli senza le bancarelle
Un'immagine di Piazza dei Miracoli senza le bancarelle

Scontro fra i ministri Centinaio (Turismo) e Bonisoli (Beni culturali). E Sgarbi dice «sì agli ambulanti in piazza dei Miracoli»

15 febbraio 2019
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PISA. «Qui si rischia una Tav-2», un altro duello rusticano dentro il governo gialloverde, è la battuta che gira in città. Nessun mega tunnel in questo caso. Più semplicemente uno scontro sulle le bancarelle dei souvenir a ridosso di Piazza dei Miracoli. “Semplicemente” per modo di dire. Perché il braccio di ferro da Pisa è già rimbalzato a Roma. Il ministero dei Beni culturali, di cui è titolare il pentastellato Alberto Bonisoli, sostiene il sovrintendente locale: la piazza rimanga libera dai banchi, come ormai da fine 2013 dopo una presenza che durava dal dopoguerra. Il ministero del Turismo, guidato dal leghista Gian Marco Centinaio, sarebbe invece pronto ad aprire al ritorno degli ambulanti di fronte alla Torre pendente.

D’altronde, il Carroccio ha clamorosamente conquistato Pisa strappandola al Pd alle amministrative dello scorso giugno e anche sulla questione delle bancarelle si è giocata un pezzo di campagna elettorale.. I 44 ambulanti ora si trovano in piazza Manin, appena fuori dall’area del Duomo. «Ma lì - sostengono - i nostri incassi sono crollati». Il dibattito è acceso: gli ambulanti hanno diritto a tornare nella sede storica o la piazza più famosa del mondo (tutelata come patrimono dell’Umanità) deve restare libera per ammirare in pieno la bellezza i suoi monumenti? Ad oggi è in vigore l’atto firmato dall’ex sindaco Marco Filippeschi (Pd) che considera off limits la zona.Ma la Lega, in particolare con l’onorevole pisano Edoardo Ziello, si è schierata a fianco degli ambulanti e si muove con i ministeri per superare il divieto di rientro.

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Uno stop rispetto al quale il sovrintendente Andrea Muzzi è irremovibile, peraltro con il supporto, ribadito anche ieri, della segreteria del ministro dei Beni culturali. «Esiste un’intesa Comune di Pisa, Regione Toscana e ministero - dice Muzzi - su come tutelare questa piazza. Da Roma non ho avuto indicazioni diverse rispetto agli indirizzi attuali. Ricordo che gli enti di tutela sono anche il Comune e la Regione, non solo il ministero. Tutti quanti devono concorrere e per questo allargo la sfida: anche i cittadini possono affermare la loro volontà riguardo alla difesa di Piazza dei Miracoli».

A sparigliare le carte in tavola ci sta provando Confesercenti Toscana Nord che ha proposto di realizzare nuove bancarelle utilizzando l’Ape 400 elettrificata della Piaggio appositamente allestita, dunque banchi mobili. E su questo ha ottenuto l’appoggio della Lega. «Abbiamo pensato a un progetto che potesse superare l’attuale stallo e le limitazioni al ritorno in piazza con bancarelle tradizionali - spiega Luigi Micheletti, presidente dell’area pisana di Confesercenti -. Da qui l’idea di rivolgersi alla Piaggio, marchio pisano conosciuto in tutto il mondo. Ovviamente sia i mezzi che gli allestimenti sarebbero a carico degli ambulanti. Con l’azienda pontederese è iniziato un dialogo costruttivo. Abbiamo inoltre contattato alcuni importanti designer specializzati in questi allestimenti per predisporre un prototipo che dovrà avere il via libera del Comune. Una soluzione temporanea che potrebbe essere in sintonia con le bellezze della piazza».

Di questo avviso anche il deputato e critico d’arte Vittorio Sgarbi: «Finalmente si parla di ritorno in piazza dei Miracoli delle bancarelle - esordisce -. Io sono sempre stato favore al commercio nella piazza che, vuota com’è ora, immalinconisce. E poi non si può certo continuare a tollerare quella sorta di casbah in cui sono state relegate. Di sicuro per il rientro le strutture devono essere consone così come la merce messa in vendita. Io sono contro certi puristi che vogliono il profano lontano dal sacro. Un esempio - conclude Sgarbi - è la cattedrale di Ferrara sul cui fianco poggia la loggia dei Merciai: si tratta di una struttura del XV secolo che ha sempre ospitato, anche oggi, attività commerciali».
 

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