Il Tirreno

Versilia

Capriglia dice no ai migranti «Paese troppo piccolo per loro»

di Luca Basile
Capriglia dice no ai migranti «Paese troppo piccolo per loro»

Animata assemblea al centro civico di Capezzano Monte, con esponenti di partiti di destra e sinistra Saranno raccolte le firme da portare in Comune. E intanto la questione approda in Parlamento

02 dicembre 2017
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PIETRASANTA. «I migranti, a Capriglia, non li vogliamo. Non è questione di uno, dieci o venti: siamo una realtà troppo piccola per accoglierli». Parole, quelle di Alberto Genovesi, presidente del Comitato paesano, che non si prestano ad alcuna interpretazione e che arrivano al termine dell’assemblea di giovedì scorso al centro civico di Capezzano Monte. Assemblea, convocata a margine del probabile arrivo nella frazione, come ospiti di una struttura privata, di una ventina di profughi, dai toni fin troppo vivaci.

«Sì, c’è stata un po’ di tensione, ma niente di particolare, non esageriamo – minimizza Genovesi – un fatto è certo: la maggioranza dei paesani presenti all’incontro ha detto no ai migranti sia a Capriglia che a Capezzano Monte. C’è, a dire il vero, anche chi sarebbe favorevole, ma parliamo di poche persone e siccome il sottoscritto fa da portavoce ad una comunità, porto avanti il mandato che mi è stato dato».

Anche se pochi giorni fa sia il comitato di Capriglia che quello di Capezzano Monte, avevano detto sì ad un’ospitalità fino a 4-5 richiedenti asilo. «Perché questo era quanto emerso durante la prima assemblea, quella di lunedì scorso: l’incontro successivo, più allargato – continua Genovesi – ha invece chiarito il pensiero della nostra comunità o quanto meno di quella che era presente all’assemblea. Perché diciamo no all’accoglienza? Nessuno qui è razzista, sia chiaro: forse c’è un po’ di paura, forse perché, come detto, siamo un paese troppo piccolo per ospitare migranti e comunque ogni individuo ha il proprio pensiero e la propria sensibilità».

Un no che sarà ribadito attraverso una raccolta firme fra i residenti. «Firme che poi protocolleremo in municipio e porremo all’attenzione del Commissario prefettizio Giuseppe Priolo. E non escludo anche altre iniziative, sempre, ovviamente, nel solco della liceità delle azioni. Vedremo» precisa Genovesi che taglia corto sulla presenza, all’assemblea, convocata dal Comitato, di vari rappresentanti delle forze politiche, dalla sinistra a destra, dal Pd a Forza Italia fino a Casa Pound e Lega. «Noi non abbiamo invitato nessuno e comunque io nel merito di quanto è stato detto dai rappresentanti dei partiti non entro: parlo solamente delle richieste della mia comunità».

Ma la politica, di Capriglia e dei migranti, si è già impossessata tanto che Maurizio Gasparri, vice presidente del Senato, su interessamento dell’ex sindaco Massimo Mallegni, ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Interno Marco Minniti. Interrogazione dove si chiede conto «al dicastero del bando che mette sul piatto risorse importanti. Risorse che potrebbero invece essere destinate all’emergenza abitativa e al welfare municipale».

Duro, con il Pd, Alberto Giovannetti, Forza Italia. «Per il Pd i migranti sono una priorità: vorrebbero di fatto consentire la creazione di più nuclei di profughi nelle frazioni cittadine. Metterne un piccolo gruppetto a Marina, a Strettoia, a Valdicastello, a Solaio, al Pollino, al Crociale, all’Africa. A conti fatti un centinaio di migranti. Per noi vengono prima i nostri concittadini e i migranti a Capriglia e nelle altre frazioni, non arriveranno. Siamo pronti alle barricate e ad appoggiare tutte le iniziative che comitati e cittadini intraprenderanno. Qui non centra nulla il razzismo, è’ rmai solo una questione di soldi che incassano le cooperative».

Parole al curaro, in risposta, da Nicola Conti e Luca Mori, Pd. «Il dibattito, durante l’assemblea, è stato egemonizzato dal centro-destra, da sedicenti comitati di Viareggio che dovrebbero “liberare” la città dall’invasione degli stranieri, dalla Lega Nord di Massarosa e addirittura da Casapound Versilia che hanno di fatto impedito ai – pochi – cittadini di Capriglia e Capezzano di intervenire per portare un contributo fattivo rispetto all’accoglienza. crediamo che il numero di persone da accogliere sia importante e sia corretto che in una comunità piccola come quella di Capriglia e Capezzano non possa avere luogo un progetto di così ampie dimensioni come quello ipotizzato. Noi riteniamo che per creare vera accoglienza, bisogna privilegiare i progetti di accoglienza diffusa con piccoli nuclei familiari e non con accoglienze di massa concentrate in un unico immobile».

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