Il Tirreno

Versilia

Il grido di Torre del Lago: dateci l’esercito

di Donatella Francesconi
Il grido di Torre del Lago: dateci l’esercito

Dopo il tentativo di dare fuoco alla chiesa si leva la voce degli imprenditori, nel silenzio di politica e Comune

14 aprile 2018
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TORRE DEL LAGO. Il tentativo di dare fuoco alla chiesa di San Giuseppe ha sconvolto i torrelaghesi, nel silenzio quasi totale della politica cittadina e dell’amministrazione comunale che pure ha un ex Questore come assessore alla polizia municipale. Per quanto triste sia, è così che è andata. Ma chi nella frazione lavora e vive vuole esprimere la propria vicinanza alla comunità religiosa: «È stata una cosa che ha lasciato tutti allibiti. I due don sono due ragazzi stupendi, sono fantastici». Sono le parole di Alessandro Benedetti, presidente dell’associazione di commercianti TorreViva, alle quali si aggiungono quelle di Michele Montemagni, presidente di Assocamping Toscana. «Per Torre del Lago servono misure straordinarie, come potrebbe essere l’intervento dell’esercito per un periodo di tempo, così da intervenire sulle persone che si aggirano in pineta». Benedetti aggiunge: «Abbiamo bisogno di sicurezza in questo che è un territorio di confine da 12.000 abitanti, dove i carabinieri di Migliarino sono lontani e quelli di Torre del Lago - ai quali va riconosciuto il massimo impegno - sono pochi. E non lasciamoci ingannare dal dato delle denunce che diminuiscono: le persone non denunciano nemmeno più».

Sicurezza come «priorità assoluta», è il grido che arriva da Torre del Lago all’indomani dell’atto di vandalismo che ha toccato la parrocchia. «Siamo molto preoccupati, soprattutto per il fenomeno dello spaccio che è all’ordine del giorno», continua Montemagni che ricorda: «Da tempo abbiamo chiesto un intervento importanti attraverso il raccordo delle due Prefettura di Lucca e Pisa». L’area della stazione - raccontano i torrelaghesi da tempo - «è ormai impraticabile, completamente nella mani degli spacciatori», con relativo via vai pericolosissimo lungo i binari. «Non sembra neppure Italia»m è l’amara considerazione di Montemagni. Un quadro al quale Benedetti aggiunge: «Abbiamo una prostituzione per 12 mesi dell’anno e c’è chi esercita di fronte al parco giochi dei bambini sul viale Kennedy. Basterebbero gli agenti della Municipale, il cui presidio fisso è venuto meno, a fare posti di blocco, chiedere i documenti. A volte vedo in quel punto delle bimbette che faccio fatica a pensare siano maggiorenni».

Più forze dell’ordine, ma anche rapidità nelle scelte dell’amministrazione comunale: queste le richieste che arrivano dalla frazione. «Avevamo proposto un trenino che portasse i turisti sulla Marina», ricorda Montemagni, «ed era avvenuto anche un sopralluogo, se ne era parlato con Mover, poi non abbiamo più saputo niente dal Comune».

«Di cosa hanno bisogno la frazione, la sua Marina, le sue pinete?», conclude Benedetti: Di mettere un po’ di ordine. Non mi sembra di chiedere troppo. Considerando che i torrelaghesi pagano le stesse tasse dei viareggini. Ed hanno gli stessi diritti». Compresa la disinfestazione rapida anti zanzare «perché dalla prossima settimana sono in arrivo u turisti dei camping».

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