Il Tirreno

Versilia

La chiesa del Varignano pronta a Pasqua 2019

di Gabriele Noli
La chiesa del Varignano pronta a Pasqua 2019

L’intero progetto è stato reso possibile grazie al contributo dell’8x1000 Verranno recuperati elementi del complesso della Resurrezione demolito

20 maggio 2018
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VIAREGGIO. Pasqua 2019 è il riferimento temporale indicato dal parroco don Marcello Brunini per il completamento dei lavori del nuovo complesso parrocchiale al Varignano in successione alla demolizione della vecchia chiesa della Resurrezione, resa inevitabile dal crescente deterioramento. Interventi in corso, seppur ancora in fase primordiale, dei quali l’intera comunità ha potuto prendere direttamente visione grazie all’iniziativa “Cantiere aperto” programmata per la giornata di ieri dall’Arcidiocesi di Lucca e la Parrocchia del Varignano.

Una visita dalle 14 alle 17 negli spazi in cui sorgerà la struttura integrata dalle accurate e dettagliate spiegazioni, a turno, di don Marcello e dei suoi fidati collaboratori: veri e propri tour colmi di interesse e partecipazione.

Al mattino, invece, la benedizione dell’arcivescovo Italo Castellani, momento a cui erano presenti tra le autorità il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro ed il presidente della Provincia Luca Menesini.

Non è stata posta la prima pietra «perché quella l’abbiamo conservata dalla vecchia chiesa, per garantire una sorta di continuità», spiega don Marcello. In compenso, in diversi punti del cantiere è stata affissa una pergamena in cui si fa riferimento proprio all’iniziativa e a sant’Antonio Maria Pucci (il curatino di Viareggio), santa Gemma Galgani (la sposa mistica di Gesù crocifisso) e beata Elena Guerra (la donna ricolma di Spirito Santo, attenta all’educazione dei giovani e alla promozione della donna), le cui reliquie verranno poste sotto l’altare.

L’intero progetto è stato reso possibile grazie al contributo dell’8x1000 alla Chiesa Cattolica ed al finanziamento della Cassa di Risparmio di Lucca. «Alla base c’è la forte volontà di rendere il Varignano un quartiere ancora più bello e accogliente – spiega don Marcello – la nascita di questo nuovo complesso può essere l’opportunità per coinvolgerlo ulteriormente».

Verrà realizzato con XLam, pannelli in legno multistrato innovativi, ecosostenibili e con un basso costo di manutenzione, prodotti dalla Rubner di Bressanone, i materiali edili sono invece forniti dalla Polistrade di Calenzano. L’azienda che ha sviluppo il progetto, dopo essersi aggiudicata il concorso di selezione, è la Tamassociati di Venezia.

«La superficie complessiva si aggira sui 1600 metri quadri, l’aula liturgica sui 750, il punto più alto supera i 7 metri, 18 se si considera il campanile», indica Marco Bettini, l’architetto responsabile del procedimento.

Un complesso che si svilupperà su due piani: su quello superiore si troverà la casa parrocchiale e, accanto ad essa, altre tre camere che potranno essere utilizzare per ospitare fedeli o famiglie bisognose. L’affresco realizzato da Massimo Micheli, presente nella chiesa demolita, verrà recuperato e riposizionato nella parete laterale di quella nuova.

Continuità da una parte, integrazione dall’altra, con la collocazione (prevista) del fonte battesimale per immersione «anche ad uso degli adulti, se lo richiederanno», precisa il parroco. Ci saranno aule per il catechismo oltre ad un ampio spazio che servirà per cene e momenti ricreativi, come tombole o incontri aperti alla comunità, mentre uno dei locali adiacenti alla chiesa sarà concepito come centro d’ascolto, con entrata a parte, «così da mantenere la privacy di chi intenderà fruire di questo servizio», conclude don Marcello, apprezzando «la sinergia tra tutte le componenti che hanno contribuito al progetto in ogni sua fase».

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