Il Tirreno

Versilia

Dieci nuovi sottopassi per collegare centro e periferia

Donatella Francesconi
Dieci nuovi sottopassi per collegare centro e periferia

Per la maggior parte saranno destinati a ciclisti e pedoni E resta tutto aperto il nodo della nuova mobilità urbana

08 agosto 2018
4 MINUTI DI LETTURA









Dieci nuovi sottopassi di qua e di là dalla ferrovia, principalmente, nelle previsioni del Regolamento urbanistico che il consiglio comunale di questa mattina va ad adottare, dando via poi al periodo delle osservazioni (60 giorni dalla pubblicazione) per poi arrivare all’approvazione che l’amministrazione comunale del sindaco Giorgio Del Ghingaro prevede per fine 2018.



Iniziando dalla zona della Cittadella del Carnevale, ecco l’elenco: pedonale/ciclabile dall’area del supermercato Coop a via Einaudi/mare; dal parcheggio del supermercato Pam, largo Risorgimento, alla piazzetta Santa Caterina dietro la sede della Croce Verde, ed è quello denominato di via San Francesco; dalla stazione Vecchia al centro commerciale Conad, appena arrivato al Varignano; quello che da tempo avrebbe dovuto abolire il passaggio a livello di via Comparini e la sua pericolosità; il prolungamento verso via Vespucci del sottopasso di via Cei; quello che da via Cei potrebbe arrivare al quartiere “Le Minose”, con le stesse caratteristiche di utilizzatori degli altri; una rampa di risalita del sottopasso già esistente a Torre del Lago, così da renderlo agibile alle biciclette. Ed ancora, a Torre del Lago, il sottopasso che potrà vedere la luce all’altezza delle scuole medie “Gragnani” (via Zanardelli-via Battisti) per collegare - spiega il dirigente del Comune Giovanni Mugnani , che firma il regolamento urbanistico, «la zona Borgo con quella del lago».



A questi interventi si sommano i sottopassi carrabili: l’intervento atteso da tempo che porterebbe al superamento del passaggio a livello del Varignano, vero e proprio “tappo” al traffico, con tutte le conseguenze note in termini di inquinamento; e quello che da via della Libertà (area denominata Bigagli al Varignano) finirebbe per sbucare al Campo d’aviazione, ai piedi del secondo lotto dell’asse di penetrazione. Con la sensazione che, se da una parte di cerchi di incentivare l’uso delle due ruote ecologiche, dall’altra di vadano a creare dei super grovigli di traffico.

Infine, l’adeguamento del sottopasso di via delle Torbiere, là dove deve vedere la luce la nuova viabilità di supporto al Gran Teatro Puccini, per la quale «i lavori sono stati messi a gara da parte della Salt», come spiega al Tirreno l’architetto Mugnani.



Siamo in via della Gronda, alto monte rispetto ai binari della ferrovie, là dove - così le carte del Regolamento urbanistico e le dichiarazioni - ieri in commissione - del professor Fabio Lucchesi (Università di Pisa) - «all’interno dell’area denominata “Stazione” è prevista la realizzazione di un nodo d’interscambio modale gomma-ferro (hub), comprendente il terminal delle autolinee urbane ed extraurbane, un parcheggio scambiatore e postazioni dedicate al car e bike sharing, collegati alla stazione ferroviaria di Viareggio attraverso il sottopasso ciclopedonale esistente di via Aurelia nord, eventualmente prolungato al di là della strada». Se c’è una cosa sotto gli occhi di tutti per chi vive la città non attraverso le carte degli architetti è che quella zona non regge, per viabilità e densità abitativa, un impatto di queste dimensioni. Che vede coinvolti edifici come ex Telecom, dove l’assessore Federico Pierucci vede «un grande parcheggio» a prevalenza pubblica senza escludere l’intervento privato anche non di Mover, la società della sosta del Comune di Viareggio.

Ed allora è Pierucci a correggere il tiro, ridisegnando così le aree destinate al trasporto dei bus extraurbani ed urbani: «Il deposito che oggi è alla Clap si trasferisce ai Comparini, in un’area vicina a quella dove doveva sorgere il mercato dei fiori. Alla stazione Vecchia vanno i bus in sosta diurna che oggi inquinano la zona di piazza D’Azeglio ed anche il capolinea dei bus extraurbani». Il che significa automaticamente che dalla stazione Vecchia - o dal retro della stazione, in via della Gronda, devono transitare anche i bus di linea per non lasciare a piedi chi deve raggiungere centro, mare, periferie, ospedale Versilia. Senza contare il rischio che si allunghino i percorsi: chi arriva da Lucca, Pisa e deve raggiungere Marina di Pietrasanta o Forte dei Marmi dove prende il bus che percorre il lungomare? O che percorso si deve sobbarcare? «Le circolari in piazza D’Azeglio rimangono», argomento Pierucci, «così come gli scambi tra un bus e l’altro extraurbani. Ma non vi sarà più la sosta, come oggi. Sarà comunque il Piano della mobilità a stabilire il sistema delle fermate». —



Primo piano
Il caso

Firenze, lettere minatorie ad Annalisa Savino, la preside antifascista: la procura ha aperto un fascicolo