Tutto su Carlo Ancelotti. I vertici federali non vogliono soluzioni transitorie, pertanto la scelta di un CT a tempo determinato (Gigi Di Biagio, ndr) è stata un'ipotesi dapprima ventilata, ma l'ultima della serie per Carlo Tavecchio. Sono ore frenetiche in FIGC, il 20 novembre è stata fissata la riunione del Consiglio Federale e non presentarsi nella circostanza con un nome sicuro per una panchina decisamente bollente avrebbe il sapore di una sconfitta, l'ennesima per la Federcalcio. Tavecchio vuole fin d'ora un tecnico che sia in grado di ripartire da zero per un progetto a lungo termine, obiettivo sono ovviamente le qualificazioni agli Europei del 2020.

La Nazionale va affidata, chiavi in mano, al Commissario Tecnico che la condurrà fino all'appuntamento continentale. Ma naturalmente molto dipende dal diretto interessato. Carlo Ancelotti è chiaramente interessato, ma vuole importanti garanzie, non tanto dal punto di vista contrattuale anche se è evidente che l'ingaggio del tecnico sarà certamente gravoso per la FIGC, ma soprattutto sotto il profilo della gestione della squadra. Vuole carta bianca ed essendo un allenatore che ha vinto un pò ovunque alla guida di importanti club italiani e europei, ha il lusso di poter decidere. Oggi l'Italia ha bisogno di una panchina solida e la FIGC, la cui posizione è tutt'altro che solida, ha bisogno di un nome sul quale convergano tutti: oltre che i presidenti di leghe ed associazioni, anche tifosi e stampa.

L'alternativa potrebbe essere Guidolin

Naturalmente non c'è nulla di scritto, almeno non ancora. Finora ci sono stati contatti abbastanza formali, Ancelotti potrebbe sentirsi tentato dall'idea di un'avventura sulla panchina azzurra ed in questo momento storico, probabilmente il peggiore della parabola ultracentenaria della Nazionale, il ruolo di 'salvatore della patria' è certamente una motivazione in più per l'ex condottiero di Milan, Juventus e Real Madrid.

Ma le parti potrebbero anche non arrivare ad un accordo e se la fumata dovesse risultare nera, Tavecchio avrebbe già predisposto il piano B. L'alternativa ad Ancelotti, infatti, sarebbe quella di Francesco Guidolin.

Una soluzione entro il 20 novembre

Guidolin è reduce dall'esperienza inglese alla guida dello Swansea City. Il buon campionato disputato nella scorsa stagione aveva spinto la dirigenza del club d'oltremanica a proporgli un rinnovo fino al 2019, ma l'avvio deludente dell'attuale torneo gli è costato l'esonero.

Già lo scorso anno era stato fatto il suo nome per la Nazionale del dopo-Conte: era uno dei papabili, insieme a Roberto Donadoni e Giampiero Ventura. Nelle ultime settimane era stato accostato all'Udinese, per sostituire Gigi Delneri. Ora è rispuntata l'ipotesi Nazionale, ma con tutto il rispetto per Guidolin non è chiaramente una prima scelta. Ad ogni modo non bisognerà attendere molto: al Consiglio Federale del 20 novembre la FIGC ha bisogno di un nome certo. Carlo Tavecchio, pur tra mille perplessità, è rimasto al timone federale, ma non si tratta di una manifestazione di fiducia: semplicemente è stato considerato rischioso 'azzerare' la FIGC in questo momento. La 'non sfiducia' nei suoi confronti, però, potrebbe sfociare facilmente in una bocciatura, soprattutto se non mostrerà polso fermo in una decisione che possiamo considerare la pietra angolare del nuovo corso azzurro.