Il 5 ottobre, a Janaúba, Minas Gerais, Brazil, un uomo di 50 anni, custode di un asilo in cui lavorava da otto anni, pare che si sia versato del liquido infiammabile addosso dopo un vivace diverbio con la Dirigente Scolastica. L'uomo prima di appiccare il fuoco su di sé ha cosparso, con lo stesso liquido, dei locali vicini alla presidenza ed alcuni bambini, che sfortunatamente, si trovarono sulla sua traiettoria, dando così modo all'incendio di espandersi, devastando un asilo ed un'intera comunità.

Il sindaco, Carlos Isaildon Mendes dichiara che la tragedia sarebbe potuta essere più grave, in quanto la sala accanto alla Presidenza (punto di innesco) sarebbe quella in cui i bambini più piccoli tengono le lezioni, inoltre molti dei ragazzi più grandi, fortunatamente, sono riusciti a scappare da soli, dando la possibilità ai docenti di mettere in salvo il maggior numero di piccoli rimasti nelle sale.

Dell'edificio non resta che lo scheletro.

Al momento del disastro, nell'edificio si trovavano 80 bambini

Quattro sono deceduti e 40, tutti ustionati, sono stati portati in un ospedale per ricevere le cure necessarie. I restanti sono illesi o lievemente feriti, miracolosamente illesa anche la Dirigente, psicologicamente sotto shoc per la posizione di responsabilità da lei rivestita, si dice distrutta dal dispiacere per aver perso i suoi alunni. Il custode, che rispode al nome di Damiao Soares, è in pericolo di vita.

In seguito alle prime notizie fornite alla stampa, la polizia ha perquisito l'abitazione del pluriomicida trovando numerose taniche di benzina ed agenti infiammanti al suo interno, nascosti da teli.

Pare che il custode soffrisse ormai da più di 3 anni di disturbi mentali, sdoppiamenti della personalità e manie ossessive. Gli investigatori dovranno valutare il motivo per cui, data la notorietà del fatto in questione, non sia stato licenziato.

I genitori delle piccole vittime non riescono a capacitarsi del gesto dell'uomo

"Prendersela con dei bambini é un'atteggiamento malato", così si esprime una madre di una delle piccole rimaste vittima dell'atto terroristico:- "Ha coinvolto anime innocenti, intente a trascorrere una mattinata ad apprendere la vita, hanno appreso, invece, la crudeltà umana". Affranti, si chiudono nel dolore.

A Janauba sono stati proclamati sette giorni di lutto cittadino e svariate fiaccolate, per ricordare le piccole vittime.