L'esito del travagliato referendum che si è tenuto ieri, domenica 1° ottobre, in Catalogna non ha lasciato adito a dubbi: il 90% di coloro che hanno espresso la propria opinione nella consultazione ha votato a favore dell'indipendenza. Secondo alcune fonti, hanno risposto al quesito referendario circa 2,26 milioni di soggetti su un totale di oltre 5,3 milioni di aventi diritto al voto. Meno di 180.000, percentuale decisamente irrisoria, le persone che hanno affermato di non volere che la Catalogna diventi una Repubblica indipendente.

Due leader a confronto

Mariano Rajoy, capo del governo spagnolo dal 2011, ha sostenuto che questo voto sia stato una messa in scena attuata dagli indipendentisti, evidenziandone l'illegalità e ringraziando, invece, chi si è messo dalla parte della democrazia. Al contrario Carles Puigdemont, leader della Catalogna, ha dichiarato alle telecamere televisive come quella di ieri sia stata una giornata di speranza e sofferenza nella quale i cittadini hanno fatto valere un loro diritto e che presto i risultati verranno inoltrati al Parlamento, che non può più rifiutarsi di intervenire girandosi dall'altra parte.

Un'inaudita violenza

Intanto, 40 organizzazioni sindacali hanno indetto uno sciopero per domani per le gravi violazioni dei diritti e delle libertà.

La giornata di ieri era cominciata in un'atmosfera di festa, con gli istituti scolastici occupati dalla notte precedente da figli e genitori per evitare che potessero essere chiusi. La tranquillità, però, è durata solo una manciata di ore, perché già alle 9 di mattina, momento in cui avrebbero dovuto cominciare le operazioni di voto, nei seggi più caldi sono sopraggiunti la Guardia Civil e la polizia nazionale in tenuta antisommossa.

Più di 800 individui sono rimasti feriti negli scontri e Madrid ha informato della chiusura di 92 seggi, mentre le fonti catalane hanno innalzato il numero a 319 sul totale di 2300 aperti nell'intera regione. La polizia è arrivata anche a Girona, nel seggio in cui avrebbe dovuto esprimere il suo voto Puigdemont, il quale si è quindi dovuto recare altrove.

Nonostante tutto, è forte la gioia di chi è riuscito a votare, come dimostra l'emblematica immagine che ritrae un'anziana signora che alza le mani al cielo in segno di vittoria lasciando per un momento il deambulatore che la aiuta a muoversi. A questo punto ,non resta che capire come si procederà in questa delicata situazione.