Con l'accusa di omicidio premeditato e rapina aggravata contro il suo stupratore, Cyntoia Brown venne condannata all'ergastolo all'età di soli 16 anni. A distanza di 13 anni, le star americane hanno nuovamente riportato il caso alla ribalta dei media. Da Kim Kardashian a Rihanna, ma anche Cara Delevingne. Attraverso un unico coro, chiedono che venga liberata. Oggi, la ragazza ha 29 anni. Nei tredici anni trascorsi in carcere, la giovane si è laureata ed è diventata consulente del Tribunale dei minori. La condanna inflittale da un tribunale degli Stati Uniti prevede che venga ammessa alla libertà condizionale all'età di 67 anni.

La raccolta firme per liberare Cyntoia Brown

L'hashtag FreeCyntoiaBrown è divenuto di tendenza in America e non solo. La storia di Cyntoia Brown, grazie al recente intervento di alcuni volti noti dello spettacolo statunitense, sta divenendo di dominio pubblico anche in Paesi, come il nostro, dove non si sapeva pressoché nulla della vicenda. Oltre 100 mila le firme alla petizione per la liberazione della ragazza, condannata all'ergastolo per aver sparato al suo aguzzino quando aveva 16 anni. Un caso giudiziario paradossale, di cui sentiremo parlare ancora a lungo nei prossimi giorni.

Dopo un'infanzia e adolescenza difficili, nelle trame di abusi sessuali all'interno della famiglia, Cyntoia fu costretta alla prostituzione.

La situazione andò a peggiorare rapidamente poco dopo, quando un agente immobiliare di 43 anni la comprò, nel vero senso della parola, trasformandola nella sua schiava. L'incubo durò per diverso tempo, fino a quando non riuscì a liberarsi di lui sparandogli. La ragazzina, costretta anche all'uso di droghe, si convinse che l'uomo stesse per ammazzarla con la medesima arma da fuoco di cui si servì per ucciderlo.

Un altro incubo stava per iniziare.

Non tutto è perduto per Cyntoia

Negli Stati Uniti, così come in altri Paesi occidentali, l'opinione pubblica può svolgere un ruolo fondamentale. Un aiuto altrettanto importante può arrivare dalla legge, visto che i legislatori del Tennessee, nel 2011, hanno affermato il principio secondo cui l'imputazione di prostituzione sia da considerarsi formulabile soltanto qualora la persona sia maggiorenne.

Al contrario, le minorenni sono semplicemente delle vittime. Sull'onda lunga del caso Wenstein, a seguito della valanga di denunce presentate contro uno dei produttori cinematografici più influenti di Hollywood, ora caduto in disgrazia, potrebbe smuoversi qualcosa anche per Cyntoia Brown, che sinora non ha potuto usufruire della modifica del 2011 alla legge per via della sua non retroattività.