Martedì il governo russo ha pubblicato un documento in cui si parlava di un accordo tra Russia ed egitto che avrebbe permesso ad entrambi i paesi di sorvolare i rispettivi spazi aerei e di utilizzare gli aeroporti. La proposta di accordo è richiesta in un decreto legge firmato da Dmitri Medvedev il 28 Novembre, che chiedeva al ministro della difesa russo di iniziare le trattative con i diplomatici egiziani per firmare il documento una volta raggiunto l'accordo.

Mercoledì il ministro della difesa russo Sergei Shoigu ha visitato Il Cairo per incontrare la leadership politica e militare egiziana, alla stesura preliminare del documento ha lavorato anche la controparte egiziana ed è stata approvata da Medvedev.

Secondo la bozza d'accordo Russia ed Egitto saranno autorizzati ad utilizzare i rispettivi spazi aerei con un preavviso di cinque giorni, l'accordo durerebbe cinque anni ma potrebbe essere esteso, l'accordo non sarà valido per i velivoli militari con rilevamento di RADAR aerei e per le navi che trasportano merci pericolose.

I diplomatici USA hanno accusato la Russia di aver inviato forze speciali in Egitto al confine con la Libia, accusa che la Russia rispedisce al mittente, anche se ha coltivato strette relazioni con il potente generale libico Haftar, che ha parlato via video con Shoigu(Min Difesa russo) e ha visitato Mosca l'anno scorso.

L'interventismo russo in Medio Oriente

Nel settembre 2015 la Russia ha lanciato un'operazione di supporto militare al presidente siriano Bashar al-Assad, questa bozza di accordo conferma come i russi vogliano espandere la propria presenza militare nella regione.

Secondo Vladimir Fitin, Capo del centro del Medio Oriente dell'istituto degli studi strategici russo, questo accordo sarebbe molto vantaggioso a livello logistico, perchè permetterebbe all'aviazione russa di utilizzare gli aeroporti egiziani per brevi soste e rifornimento, ciò è molto importante vista la vicinanza dell'Egitto alla Siria, infatti il paese delle piramidi ha sempre mantenuto buoni rapporti sia con la Siria sia con la Russia, negando l'appoggio alle opposizioni siriane, inoltre il governo egiziano guarda con simpatia al-Assad visto che è impegnato a difendere il proprio paese dalle forze islamiste, proprio come Al Sisi sta facendo da quando ha preso il potere con un colpo di stato che ha rovesciato Morsi della fratellanza musulmana.