La popolare testata giornalistica Huffington Post ha recentemente dimostrato delle posizioni molto critiche nei confronti della città di Kabul, capitale dell’Afghanistan, che può considerarsi la capitale di uno Stato fallito, dove regna una condizione d’anarchia e dove il Governo centrale non riesce ad avere una piena autorità sui territori nazionali. L’editoriale ha inoltre sottolineato come siano passati ben sedici anni dall’invasione afghana da parte della NATO, la quale sembra non aver portato nessun risultato positivo. Infatti l’obiettivo principale di questo conflitto era quello di spazzare via completamente i Talebani e altre forze di stampo jihadista con lo scopo di garantire piena pace e prosperità.

Una guerra che si è dimostrata un completo fallimento

La guerra in Afghanistan si è quindi dimostrata un grande fallimento, nonostante i grandi sforzi dal punto di vista strategico, politico e militare. Infatti, dallo scoppio del conflitto sono morte centinaia di migliaia di persone e addirittura ben 54 italiani. L’Huffington Post ha inoltre sottolineato la preoccupante escalation di violenza che si sta verificando all’interno del territorio afghano. Infatti negli ultimi tempi si sono verificati diversi e sanguinosi attentati terroristici come l’attacco all’Hotel Intercontinental, lo scoppio dell’ambulanza bomba presso il Palazzo della Pace e inoltre l’assalto presso l’Accademia militare. Tutti questi atti sanguinosi sono stati rivendicati da forze di stampo estremista e terroristico come l’ISIS o i Talebani.

L’editoriale ha inoltre messo in risalto come la maggioranza del territorio di questa nazione è priva di un controllo statale ben definito ed è in mano a diverse milizie appartenenti a varie organizzazioni terroristiche, le quali si arricchiscono mediante il traffico di droga, armi ed esseri umani.

Un territorio frammentato e controllato da forze terroristiche

Nel complesso, l’Afghanistan può considerarsi uno stato molto debole e fragile sulla falsariga dell’Iraq e della Libia. Inoltre, tutto ciò dimostra come le ultime guerre intraprese dagli Stati Uniti si sono dimostrate dei veri e propri fallimenti politici, in quanto è necessario adottare la giusta strategia politica per poter pacificare questi territori.

L’Huffington Post ha anche dichiarato che i recenti accadimenti in questo territorio possono considerarsi non tanto degli attentati terroristici, ma delle vere e proprie azioni di guerra organizzate nel minimo dettaglio. Recentemente, il governo afghano ha effettuato delle stime e delle indagini in merito alla presenza di gruppi armati sulla sua giurisdizione. I dati dimostrano che per esempio i Talebani controllano almeno il 40% del suolo nazionale e hanno una grande disponibilità economica mediante la quale riescono ad acquistare armi, equipaggiamenti e carburante. Inoltre, i rischi relativi alla destabilizzazione di questa nazione sono stati denunciati da parte di John Sopko, attuale ispettore generale del SIGAR, un organismo statunitense finalizzato alla ricostruzione di questo paese.

Egli ha infatti chiaramente affermato che il governo centrale di Kabul è molto frammentato e riesce a malapena a controllare il 60% del territorio nazionale. Infine, egli ha anche denunciato altri fattori che impediscono la coesione e lo sviluppo di questo stato come la corruzione dilagante, la debolezza della classe politica e la cattiva gestione del budget governativo.