Era con un altro prete sulle spiagge di Monticelli, sul litorale ostunese, nel brindisino, il sacerdote che ieri mattina, 17 luglio, ha perso la vita in mare. Si chiamava don Luigi Angelini, era un parroco originario di Martina Franca, e aveva 60 anni. La tragedia si è consumata lungo il litorale a nord di Brindisi, poco dopo le 10:30. Al momento non sono ancora chiare le cause del decesso, ma potrebbe essersi trattato di un malore fatale.

Vano ogni tentativo di soccorso

Il corpo esanime del religioso sarebbe stato notato da alcuni addetti ai servizi di pulizia della spiaggia, che immediatamente hanno provveduto ad allertare i soccorsi, con un'ambulanza del 118 giunta sul posto, affiancata dalla Capitaneria di Porto di Villanova per effettuare i primi rilievi.

Secondo quanto riportato da "Repubblica" e dai media locali, al momento sono ancora sconosciute le cause dell'incidente: si ritiene che possa esserci stato un malore all'origine del dramma che si è abbattuto sul sacerdote. Inoltre è bene ricordare che ieri, in Puglia - e in particolar modo nel brindisino - soffiavano forti venti dai quadranti settentrionali, e il mare si presentava piuttosto mosso.

L'arcivescovo di Taranto: "colpiti dal dolore di questa perdita"

La notizia della morte di don Luigi Angelini si è immediatamente diffusa presso la città di Martina Franca, dove il sacerdote era ben voluto dalla sua comunità. Prestava, infatti, servizio presso la chiesa della Madonna della Sanità della cittadina in provincia di Taranto.

Tutti lo ricordano con affetto, come uomo di grande cultura e appassionato di pittura. Era laureato in lingue straniere, e la sua scomparsa ha colpito molto i fedeli.

Anche l'arcivescovo di Taranto, monsignor Filippo Santoro, si è detto turbato per la tragedia che ha colpito il religioso di Martina Franca. Il pastore della chiesa tarantina ha ricordato con affetto la sua amicizia con don Luigi e la sua grande passione per Sant'Agostino e i suoi scritti.

Una perdita che ha colpito in maniera inaspettata la diocesi ionica.

Ogni anno tante tragedie simili, non solo in mare

Purtroppo, ad ogni estate, le cronache locali e nazionali riportano spesso notizie del genere. Gli incidenti molte volte sono causati dalla negligenza dei bagnanti, i quali non rispettano le norme di sicurezza da seguire quando si fa il bagno.

Naturalmente, la colpa non è sempre di questi ultimi.

Qualche giorno fa, ad esempio, si è verificata un'altra tragedia che ha visto la morte di una ragazzina di 13 anni in piscina, a Sperlonga. L'adolescente si trovava in vacanza con i suoi genitori in un hotel della cittadina laziale quando, improvvisamente, è stata risucchiata da un bocchettone dell'impianto natatorio. Anche su questo caso, come in quello dell'anziano sacerdote deceduto ieri nel brindisino, le indagini sono tutt'ora in corso.