La cripto-finanza mondiale continua a seguire con estrema preoccupazione la crisi, si spera solo temporanea, dei Bitcoin. La quotazione della criptovaluta Bitcoin è in continua caduta, ed in Asia il suo uso rischia di essere compromesso dalle ultime decisioni prese dai governi centrali.

La continua discesa delle quotazioni Bitcoin

Da inizio anno, la criptovaluta più famosa al mondo, sta vivendo un periodo finanziario molto difficile, sia a causa della sua continua e preoccupante riduzione di valore, sia a causa di serissimi problemi burocratici in diversi paesi del mondo che non la vedono ancora di buon occhio.

Ovviamente, investitori e speculatori del pianeta sono in grande apprensione. Oggi, la criptovaluta più famosa del mondo è arrivata a cedere oltre il 14% e circa 837 dollari a quota 13.656.

Dopo il suo successo, scaturito l'anno scorso con l'approvazione ottenuta da parte dell'economia e della finanza mondiale, il Bitcoin sta vivendo un periodo nero che sembra non finire mai. Molte sono state anche le voci di potenziale implosione di bolla finanziaria causata dalla criptovaluta.

In passato, comunque, il Bitcoin aveva già vissuto periodi simili, riuscendo comunque a recuperare valore dopo un periodo di crisi. Ma adesso ai problemi valutari si aggiungono anche i problemi politici e le restrizioni sul suo uso in alcuni paesi asiatici.

Cina e Corea del Sud limitano l'uso di Bitcoin per gli scambi sui mercati nazionali

Proprio oggi, la Corea del Sud ha promulgato una legge che proibirebbe gli scambi di criptomoneta Bitcoin sui propri mercati nazionali. La Cina, da parte sua, ha imposto, anch'essa, una forte stretta sui Bitcoin. In particolare, il governo cinese ha deciso la chiusura degli scambi di Bitcoin nel paese e il divieto di initial coin offering.

L'obiettivo del governo centrale di Pechino è quello di ridurre lentamente il numero di minatori. Forse diffidenti nei confronti della regolamentazione aggiuntiva, i giganti cinesi del settore minerario di Bitcoin si sono già riuniti per aprire nuove strutture in paesi come l'Islanda, il Canada e gli Stati Uniti.

Tuttavia, una seria mossa per schiacciare l'industria mineraria potrebbe avere un impatto sul Bitcoin nel lungo termine. Comunque, solo il futuro potrà veramente dire quali saranno le conseguenze che tali decisioni politico-finanziarie prese dalle due potenze orientali, avranno sulla dinamica del valore del Bitcoin.