Il messaggio audio attribuito al numero uno del sedicente Stato Islamico, diffuso dal portavoce dell'Isis Al-Muhajir e ripreso dai siti di tutto il mondo.

Un vero e propria dichiarazione di guerra, una chiamata alle armi analizzata punto per punto su Twitter da Rita Katz, direttrice del SITE Intelligence Group che monitora le attività jiadiste sul web.

Strategia mediatica jihadista

Lo Stato Islamico usufruisce regolarmente dei media sociali, in particolare di Twitter con il quale organizza campagne hashtag, incoraggiando tweet con etichette popolari per fare propaganda sui profili dei suoi sostenitori.

Quest'uso dei social media è sicuramente più sofisticato rispetto a quelli della maggior parte delle compagnie statunitensi. Questa nazione jihadista è finanziariamente retta dagli introiti derivanti da rapimento, estorsione e altre attività.

Il presunto decesso

Al Baghdadi dato per morto diverse volte potrebbe invece essere ancora a capo degli stendardi neri anche se bisogna dubitare poiché non è stato ancora possibile verificare quando il messaggio sia stato registrato - certo è che alcuni temi a cui fa riferimento sono di strettissima attualità, a cominciare dalle minacce della Corea del Nord agli Stati Uniti e Giappone, insomma il misterioso Califfo la cui sorte è sempre stata avvolta dal mistero e la cui voce si era sentita per l'ultima volta nel novembre 2016, potrebbe davvero aver beffato tutti quando nel luglio scorso anche la tv irakena, citando addirittura persino fonti interne al'Isis, aveva confermato la notizia delle sua morte in un raid della coalizione alla periferia sud della città siriana di Raqqa: uccisione che secondo quanto riferito a giugno dal Ministero della Difesa russo sarebbe avvenuta il 28 maggio per mano dell'aviazione di Mosca - anche se ai vertici della coalizione, il Ministro degli Esteri russo Lavrov invitavano alla prudenza.

Insomma la notizia non era mai stata confermata. Le parole pronunciate nel messaggio sono un appello a distruggere ogni tiranno che si trovi dentro o fuori i territori dello stato islamico, ''America, Europa e Russia vivono in uno stato di terrore, hanno paura dei nostri attacchi e ancora'' e ancora ''la Russia approfitta della debolezza americana prendendo così le redini del conflitto siriano''. Di per sé l'audio non dimostra che Al Baghdadi sia vivo ma la voce è assolutamente somigliante a quella dei precedenti proclami.