Stop alle assunzioni nella Scuola decise dall'alto, a danno dei docenti che hanno fatto anni di esperienza e di precariato nell'insegnamento. La serata organizzata ieri a Trento è stata l'occasione per il Movimento Cinque stelle per presentare la proposta grillina della scuola nell'intero territorio nazionale, rifiutando la progressiva privatizzazione che è in atto nella provincia trentina. L'offerta del M5S mira ad una scuola che, in futuro, possa essere gestita in maniera pubblica e trasparente. Ed è stata l'occasione anche per presentare i sette punti del programma sottoposto agli iscritti della piattaforma Rousseau con i quali si procederà alla riforma della scuola e dell'insegnamento nel caso in cui il M5S dovesse raggiungere la maggioranza di Governo nel 2018.

Assunzioni docenti 2018, la proposta del M5S sulla riforma della scuola

L'organizzazione del sistema-scuola del Trentino non è stata una scelta fatta a caso. Nella serata di ieri, alla presenza del deputato del M5S Fraccaro, del consigliere Degasperi e del componente della Commissione Istruzione, Gianluca Vacca, il M5S ha denunciato la progressiva privatizzazione e formazione privata delle scuole di Trento, processo avvantaggiato con la Buona scuola di Renzi. La formazione professionale, secondo quanto denunciato dai grillini, nel Trentino è quasi del tutto affidata agli enti privati, differentemente da quanto avviene nell'Alto Adige dove la gestione è ancora pubblica. Questo sistema, informa Il Dolomiti, favorisce l'affidamento diretto, cioè i docenti vengono assunti non perché vincitori di un concorso pubblico, ma secondo parametri del tutto discrezionali dei dirigenti scolastici.

In altre parole, la scuola del Trentino cerca sponsor privati per aggiustare i bilanci perdendo, di fatto, la libertà e l'indipendenza, con controlli che solo formalmente sono svolti per verificare la qualità dell'insegnamento, il meccanismo delle assunzioni e la tutela dei docenti.

Scuola, i punti del programma del M5S per la riforma 2018

Si è raggiunto il punto, secondo quanto affermato dagli esponenti del M5S, che nella provincia di Trento non si sa più come si diventi insegnante. Ma Trento è stata l'occasione per definire le regole di assunzione dei docenti nella scuola che dovranno essere valide in tutta Italia.

Regole certe che dovranno salvaguardare i docenti precari che rischiano di essere penalizzati, anche dopo molti anni di supplenze e di insegnamento, a vantaggio di ha un punteggio minore. Scavalcati, insomma. Del resto, quello delle assunzioni dei docenti nella scuola è uno dei sette punti del programma del M5S per la riforma della scuola. Si punterà ad un meccanismo di reclutamento degli insegnanti che possa impedire che si formino sacche di precariato come avvenuto finora. Oltre al reclutamento dei docenti, gli altri punti del programma mirano ad una gestione della scuola più trasparente e pubblica, anche finanziariamente, tramite:

  • l'aumento degli stanziamenti statali a favore della scuola;
  • l'alt ai finanziamenti alle scuole private;
  • lo stop ai diplomifici;
  • l'adeguamento del numero degli studenti per ogni classe;
  • l'implementazione dell'offerta formativa;
  • la maggiore attenzione verso la qualità dell'insegnamento dei docenti.