Il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini torna a parlare di Pensioni in vista dell'avvio della campagna elettorale per le prossime elezioni politiche previste per la primavera del 2018. Dopo che le sue proposte sulla Quota 100 e sulla Quota 40 sono state sin da subito archiviate, il leader del Carroccio continua il suo pressing affinché si possano introdurre nuovi strumenti per rendere più flessibile l'uscita e abrogare definitivamente la precedente Riforma Fornero.

Salvini preme sulla flessibilità in uscita

"La Legge Fornero è la prima legge che cambieremo quando saremo al Governo, su questo l'impegno di Berlusconi deve essere chiaro", ha spiegato Matteo Salvini incalzando l'ex Premier di Forza Italia sull'eliminazione definitiva della Legge Fornero a partire dal prossimo ed eventuale mandato.

Si tratta di un obiettivo prefissato già da tempo e che come tanti altri punti fondamentali non sono stati ancora presi in considerazione.

Governo concentrato sul blocco

Il Governo Gentiloni, infatti, sembrerebbe concentrato sulla sua proposta pensionistica volta a bloccare l'adeguamento automatico dei requisiti alla speranza di vita a favore delle quindici categorie di lavori usuranti menzionati nella precedente manovra finanziaria. Nessun cenno, però, è stato dato per quanto riguarda i nuovi canali sulla flessibilità in uscita ed in particolar modo sul meccanismo di Quota 100 ipotizzato dallo stesso Salvini che avrebbe garantito l'uscita anticipata dopo il raggiungimento di almeno 60 anni di età anagrafica accompagnati dai 40 anni di versamenti contributivi.

Per i lavoratori precoci, invece, il leader della Lega Nord aveva pensato ad un'uscita anticipata dopo il raggiungimento di almeno 40 anni di versamenti contributivi indipendentemente dall'età anagrafica e senza penalizzazioni. Proposte che sono state sin da subito lasciate nel dimenticatoio.

"La riforma delle pensioni va presentata prima del voto e non dopo il voto: e per me andare in pensione a 67 anni è immorale ed economicamente sbagliato", spiega ancora Matteo Salvini.

Preoccupato anche l'ex segretario generale della Fiom Maurizio Landini che avrebbe considerato la Riforma Fornero come una ferita ancora aperta che grava su migliaia di lavoratori che, nonostante abbiano raggiunto l'età pensionabile non hanno ancora avuto la possibilità di accedere al pensionamento e molti di loro, con figli ancora disoccupati o precari.