Il Congresso del Partito Comunista Cinese, si è rivelato un l'elemento essenziale nell'affermazione di un rinnovato potere da parte della Cina. Nuovi atteggiamenti, nuovi impegni, si stanno ormai consolidando: in primo luogo gli accordi di parigi, con il ritiro a sorpresa gli Stati Uniti dall'Unesco. Una rianimata concentrazione sul campo economico, con la Belt and Road, e il massimo impegno nel risolvere il problema riguardante la corruzione presente nel PCC. Questo ha detta del presidente cinese Xi Jinping è un anno di nuovi progett,i il presidente cinese comunica: Questo è l'anno della "Nuova Era".

La Cina e gli accordi di Parigi

Questa settimana, ha messo un punto per un nuovo inizio. La Francia ha richiesto a gran voce alla Cina e all'Unione Europea di lavorare insieme, per risolvere il problema climatico che sta affliggendo il mondo, secondo i rispettivi accordi di Parigi, dopo che la nazione cardine, gli Stati Uniti, si sono ritirati dall'Unesco. Sembra strana questa affermazione, ripensando a qualche tempo fa, quando il Presidente di Commissione Europea Juncker affermò: "l'Europa dove smettere ogni trattativa con con la Cina", questa decisione del presidente, fu rimarcata per i paesi che hanno avuto maggiori affari commerciali con la grande potenza asiatica, quali: Francia, Italia e Germania, ma a quanto pare le cose possono cambiare, e in questo caso possono volgere a favore della Cina.

Il Ministro dell'Ecologia francese Nicolas Hulot, ha riferito che servono più sforzi da parte della grande potenza asiatica e da parte dell'Unione Europea, proprio in questo momento che gli Stati Uniti hanno reso ufficiale il loro ritiro. Ora bisogna prendere i posti di leader e risolvere il problema del cambiamento climatico, secondo gli accordi di Parigi riguardanti le politiche ambientali.

La Cina ha risposto positivamente a questa chiamata, affermando che per la nazione sarà un onore ricoprire il posto vacante lasciato dagli Stati Uniti. La situazione si è consolidata con l'incontro tra Li Keqiang il primo ministro cinese e Anglea Merkel, che sembra sottolineare un unione tra le due nazioni, e a questo punto tra la Cina e l'Europa.

E' interessante la situazione di rinuncia da parte degli Stati Uniti: a marzo di quest'anno, Trump ha firmato un accordo operativo che apre le porte al carbone, ed elimina i limiti di emissione, provando a cancellare l'ordinamento approvato da Barack Obama; il Clean Power Plan, la quale funzione è incentrata sul ridurre le emissioni. Può sembrare strano pensare ad uno schema? Il 2016 è stato un anno importante, sia per la Cina ma specialmente per la Corea del Nord, in quanto le compravendite di queste due nazioni si sono incentrate in modo particolare sul carbone e sull'acciaio, sarà una pura coincidenza? Sta a voi lettori deciderlo. In ogni caso, con l'accordo firmato da Trump il carbone si trasforma in qualcosa di essenziale.

Viene da pensare: sarà perché la Cina detiene il debito degli Stati Uniti? Comunque, la grande potenza asiatica è la nazione che ha tagliato più traguardi quest'anno, il contesto non è schierarsi da una parte, ma analizzare ogni piccolo cambiamento che si sta verificando. Come il clima, anche le nazioni sono sotto accordi.

Il Congresso del Partito Comunista Cinese

Il 18 ottobre si è svolto il 19 congresso del Partito Comunista Cinese. Xi Jinping ha presieduto come Presidente della Cina e di commissione del partito, ha aperto le danze parlando di un nuovo cambiamento o come specificamente ha detto: l'inizio di un "Nuova Era". Queste parole sono state utilizzate più volte in questi mesi dal presidente cinese: in primo luogo al BRICS summit, dove il contesto tra i paesi partecipanti, è stata la realizzazione di una "nuova via della seta".

In secondo luogo il Regno Unito, nazione europea, anzi, ormai ex europea, che già da prima della sua uscita dall'Europa, si è detta favorevole ad avere un rapporto di commercio e di investimento con la Cina. Invece ora si è presentata alla nazione asiatica l'importante ruolo ed impegno sul capitolo dell'ecologia. Lo scopo massimo della Cina in questo momento nonostante tutto, riguarda la sua nazione. La corruzione, che da anni è presente in Cina, precisamente nel Partito Comunista Cinese. Durante il Congresso è stato reso noto una nuova alleanza per l'anti-corruzione: Xi Jinping, presidente cinese, Li Zhanshun politico e Zaho Leji anch'esso politico. Sempre durante il congresso è stata resa nota la possibile nomina di nuovi elementi, che potrebbero prendere il posto di nuovo governatore della Banca Popolare Cinese.

Il primo nome è quello del deputato cinese Guo Shuqing, attuale presidente della China Banking Regulatory Commission. Un altro nome è quello di Jiang Chaoliang, bachiere, facente parte del Partito Comunista stazionato ad Hubei, dove ricopre il ruolo di segretario nel partito. A continuare Yi Gang, deputato anch'esso e che sembra essere quello più vicino alla nomina di governatore della Banca Popolare, in quanto è uno dei protagonisti più importanti nella Banca Popolare Cinese. Però sembra che la nomina a governatore, sia più appetibile per Guo Shunqing. Zhou Xiaochuan attuale governatore della Banca Popolare Cinese, famoso per l'ideazione della riforma monetaria internazionale, non ha espresso parola, ma ciò fa pensare che Guo Shunqing sia il prescelto.

Questo perché tra i due nominati, l'idea del liberalismo sia proprio ciò che li lega. Una settimana fa l'attuale governatore della Banca Popolare Cinese, ha richiesto che quest'ultima diventasse indipendente dalla politica monetaria internazionale. Quindi è possibile che Guo, sia quello più vicino alla candidatura, in quanto il suo pensiero liberale potrebbe portare avanti l'opera se non l'idea, iniziata dal suo predecessore.