In occasione della puntata di martedì 5 dicembre di "Cartabianca" su Raitre è intervenuto l'attore Christian De Sica, che intervistato da Bianca Berlinguer si è soffermato insolitamente anche su diversi temi politici. Vediamo le parti salienti di quello che ha detto.

De Sica: 'Passo come uno di destra ma non lo sono'

Parlando di politica Christian De Sica ha detto: "Non mi sono mai occupato di politica anche perché da ragazzo ero cittadino francese, in quanto vivevo a Parigi dopo che mio padre vi era andato perché non poteva divorziare ma voleva sposare mia madre.

Da giovane quindi non potevo votare; poi chiesi a Pertini di poter essere italiano e quindi quando potetti votare ero ormai già grande. Questa campagna elettorale? La trovo una tragedia, c’è una grande confusione, non mi sento protetto e credo capiti a un po' tutti. In particolare i ragazzi sono trasparenti agli occhi dei grandi: questo Paese non li aiuta. Alle Elezioni politiche deciderò all'ultimo momento per chi votare". Prima di rivelare: "Sono passato sempre come uno di regime, come un fascistone, ma non lo sono. Ad esempio lavoravo in una pubblicità in cui facevo il vigile urbano e mi etichettarono come di destra; oppure siccome facevo i cinepanettoni a Cortina venivo giudicato, ma invece entravo negli hotel dalla porta di servizio.

Sono stato considerato come uno di estrema destra, ma non è vero: mio padre era religioso ma non gli fecero la messa al funerale perché aveva vegliato la salma di Togliatti, lui era di sinistra ma era religioso".

Christian De Sica paragona i leader politici di oggi ai personaggi dei film

Christian De Sica si è anche divertito a paragonare leader politici ai personaggi dei film, dicendo con tono ironico: “Silvio Berlusconi pare il cumenda milanese, ha i capelli disegnati come l'omino della Playmobil, in realtà è molto simpatico: è un personaggio tipicamente italiano.

Luigi Di Maio sembra il prefetto, ma non ha il fisic du role per fare il Presidente del Consiglio, così come Ratzinger non ce l'aveva per fare il papa. Matteo Renzi pare quello che balla nei night, è un po' come i personaggi che facevo io da giovane. Matteo Salvini? Il meccanico con la tuta. Giorgia Meloni? Un personaggio di Harry Potter.

Pietro Grasso che deve unire la sinistra potrebbe essere nel film neorealista 'Ladri di biciclette': poveraccio, pare quello a cui rubano la bicicletta. Laura Boldrini la vedo come una stilista in una galleria di moda”.

'Chi uccise Trotzky non era fratello di mia madre, ma un suo lontano parente'

De Sica ha poi chiuso con una piccola "leggenda" politica legata alla sua famiglia: "Chi ha ucciso Trotzky con una picconata non era proprio mio zio come si dice in giro: non era il fratello di mia madre. Mia mamma, Maria Mercader, viene da una famiglia aristocratica spagnola di sinistra che si trasferì in Russia, e appunto Ramon Mercader fu mandato ad ammazzare Trotzky e adesso è sepolto a Cuba a L'Avana.

Si chiama Mercader come mia madre ma non c'entra niente con me e con lei: è un parente lontano della sua famiglia. Mi è dispiaciuto che ha ammazzato Trotzky perché lui era l'unico che si opponeva a Stalin".