L'Unicoop Tirreno, la catena di supermercati ha richiamato 2 lotti di molluschi confezionati il 25 settembre perchè sono risultati contaminati da una varietà di biotossina algale. I molluschi sono confezionati dall'azienda Euroittica e la tossina rilevata è l'acido okadaico, una biotossina prodotta dalle alghe. E' stata riscontrata nelle confezioni di cozze, "Mytilus Galloprovincialis, e in quelle di Bis di molluschi,che contiene cozze e vongole veraci, entrambi sottovuoto e con scadenza il 30 settembre. E' l'ennesimo richiamo scattato grazie al sistema dell'Allerta alimentare, che monitora alimenti destinati al consumo umano e mangimi, grazie al quale dall'inizio dell'anno numerosi alimenti sono stati controllati e ritirati dal mercato in tempo utile.

I consumatori che fossero ancora in possesso dei lotti numero 1115A delle cozze e di quello 132BIS250917 di bis molluschi, con le date di scadenza sopra elencate devono al più presto riportarli al punto vendita per ottenere un pieno rimborso.

L'Acido okadaico

L'acido okadaico è una tossina che viene prodotta da alcune specie di alghe chiamate Dinoflagellate, presenti nelle spugne e nei molluschi, e causa nell'uomo la sindrome diarroica da molluschi bivalvi, detta DSP. L'ingestione di molluschi contaminati libera la tossina nell'organismo dando origine ad una violenta ed immediata risposta del nostro sistema immunitario. L'ebollizione può diminuire la concentrazione della tossina nei molluschi, ma non riesce ad eliminarla, in quanto essa è abbastanza stabile al calore.

La sindrome diarroica da molluschi bivalvi ha un decorso simile a quello del colera, poichè la tossina agisce in modo simile a quella prodotta dal Vibrio Cholerae: anche in basse dosi la sostanza esercita il suo effetto negli umani adulti provocando diarrea, vomito, nausea e dolori addominali. Questi sintomi possono manifestarsi già 30 minuti dopo l'ingestione dell'alimento contaminato e scompaiono dopo circa 3 giorni.

Espertimenti condotti su cavie di laboratorio hanno mostrato una potenziale cancerogenicità dell'acido okadaiko per cui la sua presenza diventa oltremodo pericolosa.

Aumenta la diffusione delle biotossine algali

Oggi consumare molluschi bivalvi può costituire un rischio per la salute dal momento che sono responsabili di sindromi acute e croniche dell'apparato digerente e del sistema nervoso, proprio per la presenza di tossine algali.

Troviamo queste tossine nei molluschi, perchè sono dotati di un meccanismo di filtrazione dell'acqua molto attivo, che li predispone ad essere veicolo di tossinfezioni. Al giorno d'oggi il problema delle alghe tossiche è aumentato a livello mondiale, a causa dell'accresimento del numero delle specie tossiche dovuto al fenomeno dell'eutrofizzazione delle zone costiere, all'immissione di contaminanti nelle acque, ai cambiamenti del clima e anche alle attività di scambio commerciale attraverso estese aree geografiche.