Siria: Johnson teme la ritorsione della Russia

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Diritti d'autore REUTERS/Hannah Mckay
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Di Salvatore Falco
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In molti nel Regno Unito criticano l'aggiramento del Parlamento, in posizione subalterna rispetto a Trump.

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Boris Johnson teme una "ritorsione russa" dopo i bombardamenti di Stati Uniti, Francia e Regno Unito sulla Siria. A Londra è tempo di critiche per il governo conservatore, con la premier Theresa May che si appresta ad affrontare la Camera dei Comuni.

"Spero che sia un deterrente efficace e spero che non ci saranno ulteriori sofferenze per il popolo siriano a causa dell'uso di armi chimiche - ha detto Johnson - Se Assad dovesse essere così crudele e spericolato da riprovarci affronteremmo di nuovo la questione, chiaramente, con gli alleati, e studieremmo le diverse opzioni".

Il governo di Londra fa i conti anche con l'opinione pubblica, il 40% dei britannici si dice contrario all'intervento militare in Siria.

In molti nel Regno Unito criticano l'aggiramento del Parlamento, in posizione vassalla rispetto a Trump. Contestazione condivisa sia dagli indipendentisti scozzesi e, sottovoce, da ministri conservatori di primo piano come David Davis o Sajid Javid.

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