Il 23 ottobre a Beijing, si è tenuta la "Giornata di orientamento su come studiare in Italia", organizzata congiuntamente dal ministero degli Affari Esteri e da quello dell'Istruzione dell'Italia, al fine di offrire informazioni agli studenti cinesi in Italia.

Durante l'evento, i responsabili del governo italiano hanno fatto una presentazione sulla scelta dei corsi, l'esame di ammissione, la procedura di iscrizione e le politiche dei visti. Secondo quanto appreso, attualmente in Italia si contano 4.500 studenti cinesi, tra cui soli 200 dottorandi, e in merito, i ministeri dell'Istruzione cinese e italiano stanno discutendo possibili misure per aumentare i progetti congiunti per la formazione dei dottori di ricerca. Al contempo, secondo quanto illustrato dal vice direttore del Chinese Service Center for Scholarly Exchange del ministero dell'Istruzione cinese, fino a ottobre, il centro ha riconosciuto oltre 1300 titoli di studio per gli studenti cinesi tornati dall'Italia.

Inoltre, il responsabile in Cina di Uni-Italia, associazione ufficiale per i servizi agli studenti di altri Paesi in Italia, il dott.Xing Jianjun, ha affermato che il numero degli studenti cinesi in Italia sta aumentando di anno in anno, mentre la scelta dei corsi si sta diversificando. In futuro, gli studenti dovranno avere obiettivi più chiari, elevare il livello della lingua italiana, adattarsi alla metodologia didattica italiana e integrarsi nella cultura italiana. Per elevare la qualità della formazione, Uni-Italia ha deciso di aumentare la soglia del punteggio di Gaokao (concorso nazionale della Cina) dei programmi "Marco Polo" e "Turandot", principali canali ufficiali per studiare in Italia, fino a 400 punti e 300 punti, e di allungare la pre-formazione linguistica da 8 mesi a 10 mesi.