Brexit: avviati negoziati Ue-Regno Unito su fase di transizione
  2018-01-30 15:56:31  cri
Lunedì 29 gennaio il Consiglio dell'Unione europea ha dato il via libera alle direttive sui negoziati relativi al periodo di transizione della Brexit avanzate dalla Commissione europea. Ciò significa che l'Unione europea potrà svolgere i negoziati con il Regno Unito, a condizione che quest'ultima esca dall'Ue in maniera ordinata.

Nel corso della riunione del Consiglio dell'Unione europea tenuta lo stesso giorno, i 27 Paesi membri dell'Ue, ad eccezione del Regno Unito, hanno approvato le direttive sui negoziati relativi al periodo di transizione della Brexit dopo soli 2 minuti, il che, secondo l'opinione di Michel Barnier - capo negoziatore Ue incaricato della preparazione e della conduzione dei negoziati con il Regno Unito - ha nuovamente dimostrato l'unità dei 27 Paesi membri sulla questione.

La questione del periodo di transizione della Brexit è stata avanzata per la prima volta dal premier britannico Theresa May il 22 settembre dell'anno scorso a Firenze. Nel suo discorso, May propose di avviare un periodo di transizione della durata di circa 2 anni, a partire dal 29 marzo del 2019, giorno dell'uscita ufficiale del Regno Unito dall'Ue. Durante la conferenza dei vertici dell'Ue, tenuta nel dicembre dell'anno scorso, è stato riconosciuto il fatto che nella prima fase di negoziati il Regno Unito ha compiuto "sufficienti progressi" su questioni fondamentali, come la "tassa di rottura" e le frontiere dell'Irlanda del Nord, con conseguente via libera ai negoziati della seconda fase, inclusi quelli sul periodo di transizione.

Nel corso della conferenza stampa convocata al termine della riunione, Barnier ha annunciato la data precisa della conclusione della fase di transizione.

"La posizione dell'Ue - ha dichiarato Barnier - è molto chiara. Il periodo di transizione durerà 21 mesi, fino al 31 dicembre del 2020. In questo periodo, tutte le norme e i regolamenti dell'Ue saranno ancora applicabili nel Regno Unito. Lo stesso varrà per tutte le strutture di supervisione e per i quadri legislativi dell'Ue soggetti alla giurisdizione della Corte di Giustizia Europea".

Barnier ha sottolineato che le nuove norme e regolamenti formulate dall'Ue nel periodo di transizione saranno adottate anche dal Regno Unito, perché in questo periodo continuerà a far parte del mercato unico, dell'unione doganale con tutte le politiche interessate e a godere di tutti i vantaggi economici connessi. Questo garantirà la stabilità dei diritti civili, favorendo la concorrenza leale e la stabilità delle imprese.

Tuttavia, Barnier ha spiegato che, in questo periodo, il Regno Unito non potrà far parte del processo decisionale degli organismi dell'Ue.

"A partire dal 29 marzo del 2019 - ha precisato Barnier - il Regno Unito non sarà più un Paese membro dell'Ue e non potrà far parte del processo decisionale dell'Ue".

Per quando riguarda gli accordi raggiunti fra Ue e Paesi terzi nel periodo di transizione, il Regno Unito dovrà continuare ad adempiere ai doveri stabiliti da tutti gli accordi internazionali in vigore in Ue, inclusi quelli riguardanti il commercio e l'aviazione. Ciononostante, l'Ue non potrà garantire al Regno Unito che trarrà benefici da tali accordi, dato che questa decisione spetta esclusivamente ai vari partner mondiali dell'Ue.

Barnier ha affermato che le autorità competenti dell'Ue hanno iniziato il lavoro preparatorio per i negoziati della seconda fase della Brexit, ovvero quelli concernenti le future relazioni fra Ue e Regno Unito. Per il momento, tutto procede nel migliore dei modi. Allo stesso tempo, l'Ue si augura che il Regno Unito possa esprimere la sua posizione sulle future relazioni bilaterali, ed ha sottolineato che i negoziati non potranno concludersi senza il raggiungimento di accordi su tutte le questioni.

"Non possiamo dimenticare - ha detto Barnier - che i negoziati sulla Brexit non si sono ancora conclusi. Nella seconda fase dovremo trasformare le promesse fatte nel rapporto congiunto in un documento legalmente vincolante. Questa è una delle condizioni per fare progressi".

Barnier ha infine aggiunto che bisogna raggiungere un'intesa sulle tematiche non incluse nei negoziati della prima fase o su quelle attualmente in discussione, come la protezione delle informazioni personali e i diritti di proprietà intellettuale. Tutti questi temi faranno parte dell'accordo della Brexit; in altre parole, se le due parti non riuscissero a raggiungere un accordo su tutte le questioni che riguardano la Brexit, non sarà nemmeno possibile parlare di disposizioni per la fase di transizione.

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