| Durante la conferenza stampa, Putin ha affermato che le due cose più importanti di quest'anno per il suo Paese sono state lo svolgimento delle elezioni presidenziali e i Mondiali. Parlando dei dati macro-economici della Russia, Putin ha rilevato che la crescita del Pil della Russia nel 2018 è stata di circa l'1,8%, il tasso di disoccupazione è calato dal 5,2% del 2017 al 4,8%, il tasso di inflazione dell'intero anno si è mantenuto tra il 4,1% e il 4,2%. Secondo quanto pianificato dal governo, a partire dal 2021, la crescita economica della Russia dovrebbe raggiugere il 3%. Il presidente russo ha affermato che il Paese dovrebbe diventare la quinta economia più grande del mondo, aggiungendo che per realizzare una rapida crescita economica, si dovranno maggiormente intensificare la ricerca, lo sviluppo e l'applicazione della nuova tecnologia e realizzare i necessari aggiustamenti strutturali dell'economia.
Parlando delle costanti sanzioni economiche, Putin ha rilevato che la Russia ne ha subite diverse nella sua storia. La ragione per cui i Paesi occidentali le hanno spesso imposto sanzioni, secondo il leader russo, consiste nel fatto che sono preoccupati della forza e della competitività sempre crescente della Russia; in realtà, l'economia russa si è da tempo abituata alla nuova normalità delle sanzioni.
"Le sanzioni dei Paesi occidentali hanno avuto delle ripercussioni negative, ma al contempo hanno anche portato dei vantaggi, forzandoci a impegnarci nella fabbricazione autonoma", ha dichiarato Putin. "Nel 2017 – ha spiegato – abbiamo prodotto in maniera del tutto autonoma il 98% delle attrezzature per i trasporti e l'85% dei nostri veicoli".
Parlando delle misure diplomatiche della Russia, Putin ha detto che queste hanno come obiettivo quello di creare un buon ambiente per lo sviluppo domestico, sottolineando come le distorsioni dei Paesi occidentali siano attribuibili a stereotipi. Si tratta, in realtà, di etichette appicciate alla Russia al fine di distogliere l'attenzione dagli affari interni dei loro stessi Paesi.
Nel corso della conferenza, Putin ha mostrato grande apprezzamento per lo sviluppo e il successo conseguiti negli scorsi 40 anni dalla Cina, e si è detto soddisfatto dell'attuale situazione di sviluppo delle relazioni bilaterali.
"La stabilità e la prevedibilità – ha dichiarato - sono molto importanti per la Cina, considerata anche la sua popolazione di un miliardo e 300 milioni di abitanti. Il Partito comunista cinese e Xi Jinping, quale figura centrale del Partito, hanno preso scelte giuste, stabilizzando e garantendo lo sviluppo sostenibile della Cina".
Putin ha affermato che il volume del commercio bilaterale di quest'anno si è attestato a circa 100 mld di dollari, e ciò costituisce un importante indicatore oltre che un successo soddisfacente. È una dimostrazione, infatti, dello stato attuale dello sviluppo delle relazioni bilaterali e del costante rafforzamento della fiducia reciproca tra i due Paesi.
Parlando della serie di ritiri degli Stati Uniti dagli accordi internazionali - come, ad esempio, quello dal Trattato INF, che ha aumentato il rischio di una guerra - il presidente russo ha osservato che la Russia ha preso atto del fatto che il sistema internazionale del controllo degli armamenti sta andando in pezzi. Per questo motivo, la Russia dovrà adottare misure per promuovere la modernizzazione delle sue armi.
Parlando delle relazioni con gli Stati Uniti, Putin ha espresso la speranza che le relazioni bilaterali possano risalire dopo aver toccato il fondo, auspicando di poter incontrare un'altra volta il presidente Trump e discutere in maniera approfondita con lui di diversi argomenti. Putin ha detto che il suo Paese è pronto per l'incontro, ma una data precisa non è ancora stata fissata.
