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Il fratello terrorista uccise due ragazze in stazione a Marsiglia

Il fratello terrorista uccise due ragazze in stazione a Marsiglia

Il massacro domenica 1 ottobre alla gare Saint Charles L’uomo aveva urlato Allah Akbar prima di essere freddato

09 ottobre 2017
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Erano le 13.45 di domenica 1 ottobre quando alla stazione Saint-Charles di Marsiglia due cugine di 17 e 21 anni, Laure e Mauranne, erano state accoltellate a morte da Ahmed Hannachi, tunisino di 29 anni.

[[atex:gelocal:la-nuova-ferrara:ferrara:cronaca:1.15961396:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovaferrara.it/ferrara/cronaca/2017/10/08/news/arrestato-per-terrorismo-a-ferrara-complice-dell-attentato-di-marsiglia-1.15961396]]L’attentatore era stato immortalato dalle telecamere a circuito chiuso mentre sedeva su una panchina, immobile e concentrato, in mezzo al via vai della stazione affollata. All’improvviso si era alzato e aveva attaccato la prima vittima, sgozzandola. Dopo aver accennato una fuga, era tornato indietro e aveva colpito anche la seconda ragazza con un coltello da macellaio. Tutto in una manciata di istanti. Quando aveva visto una pattuglia di militari si era gettato contro di loro gridando "Allah Akbar", ma era stato abbattuto con due colpi. Dalla perquisizione del cadavere da parte dei poliziotti era saltato fuori un altro grosso coltello, segno che l’attentatore era intenzionato a fare altre vittime.

L’assalto era stato rivendicato dall’Isis ma Ahmed Hannachi non era conosciuto come terrorista o islamico radicalizzato, ma come criminale comune con problemi di droga e precedenti per furto e spaccio. Originario di Biserta, dove era nato nel 1987, Ahmed ha vissuto per diversi anni in Italia, dove sarebbe arrivato già nel 2006, per poi sposare un’italiana e stabilirsi ad Aprilia. La sua presenza nel nostro paese è nota fino a 2014, quando è sparito nel nulla abbandonando la moglie. In Francia Ahmed aveva fornito sette identità diverse e ventiquattrore prima del duplice omicidio era stato fermato dalla polizia di Lione per furto e perché privo del permesso di soggiorno, e poi era stato rimesso in libertà.

Cinque persone erano state fermate dalle autorità francesi all’indomani dell’uccisione delle due ragazze, perché sospettate di essere coinvolte nell’attentato fornendo sostegno finanziario e alloggio all’assalitore, ma in seguito erano state rilasciate. Ma le indagini si erano concentrate sulla pista familiare.

Nei giorni scorsi era stato arrestato in Tunisia un altro fratello di Ahmed per intralcio alla giustizia. Secondo fonti di polizia i due fratelli erano in costante contatto e il fermato avrebbe ostacolato le indagini omettendo di fornire alcune informazioni alle autorità. Lo stesso giorno anche la sorella Emma era finita in manette. La nota era già nota alle forze dell'ordine come estremista religiosa e solita indossare il nikab. Restava ancora a piede libero, e ricercato dall’antiterrorismo, il terzo fratello di Ahmed Hannachi.