La Nuova Ferrara

Ferrara

Due arrestati per i “falsi incidenti”

Due napoletani di 24 anni, Antonio e Maurizio Musto, sono agli arresti domiciliari dopo un'operazione dei carabinieri di Bologna per una raffica di 14  truffe agli anziani messe a segno nel 2017.  Il trucco è sempre lo stesso: da Napoli un finto maresciallo e un finto avvocato chiamano la vittima di turno dicendo che il figlio o il nipote è stato coinvolto in un incidente e serve il pagamento di una cauzione per evitare l'arresto. Poco dopo, un emissario (in questo caso i fratelli Musto) si presenta in casa dell'anziana per riscuotere. Generalmente la cifra richiesta è di 2mila/2.500 euro. Una parte dei proventi finanziava la camorra.
Due napoletani di 24 anni, Antonio e Maurizio Musto, sono agli arresti domiciliari dopo un'operazione dei carabinieri di Bologna per una raffica di 14 truffe agli anziani messe a segno nel 2017. Il trucco è sempre lo stesso: da Napoli un finto maresciallo e un finto avvocato chiamano la vittima di turno dicendo che il figlio o il nipote è stato coinvolto in un incidente e serve il pagamento di una cauzione per evitare l'arresto. Poco dopo, un emissario (in questo caso i fratelli Musto) si presenta in casa dell'anziana per riscuotere. Generalmente la cifra richiesta è di 2mila/2.500 euro. Una parte dei proventi finanziava la camorra.

Operazione Avvoltoi contro le truffe agli anziani: un episodio a Ferrara

10 marzo 2018
1 MINUTI DI LETTURA





[[atex:gelocal:la-nuova-ferrara:ferrara:cronaca:1.16574009:Video:https://video.gelocal.it/lanuovaferrara/cronaca/operazione-avvoltoi-le-telefonate-dei-truffatori-agli-anziani/90059/90530]]

FERRARA. Sono sospettati di aver raggirato almeno 14 persone anziane fra gennaio e ottobre 2017, facendosi consegnare decine di migliaia di euro con il sistema del falso incidente. I carabinieri di Bologna hanno arrestato due cugini napoletani, Antonio e Maurizio Musto, entrambi 25enni e incensurati fino alla scorsa notte, quando sono stati raggiunti da ordinanze custodia cautelare agli arresti domiciliari con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa emessi dai giudici di Bologna. I due sono sospettati di 11 episodi avvenuti a Bologna, e i restanti a Ferrara, Ravenna e Verona, ai danni di vittime con un'età fra i 74 e i 94 anni, cui veniva sottratta una cifra intorno ai due-tremila euro.

L'espediente era quello della telefonata del falso «avvocato Molinari», che raccontava di un incidente al figlio o al nipote. Seguiva la richiesta di soldi come indennizzo per non farlo finire nei guai, circostanza che al telefono veniva confermata da un altrettanto finto carabiniere, di solito indicato come “Maresciallo Primo”. Il ruolo dei cugini Musto non era quello di fare le telefonate, ma di andare direttamente a casa degli anziani a incassare il denaro. Secondo gli investigatori, i due fanno parte della stessa banda sgominata nel settembre 2016 con l'operazione 'Avvoltoiò, che aveva portato all'arresto di otto persone.