La Nuova Ferrara

Ferrara

«Liberiamoci dalle parole d’odio e di ignoranza»

di Fabio Terminali
«Liberiamoci dalle parole d’odio e di ignoranza»

Duro richiamo del sindaco Tagliani durante la cerimonia in piazza a Ferrara Lapidario il leghista Nicola Lodi: «Per me questa è una giornata di lutto»

26 aprile 2018
2 MINUTI DI LETTURA





C’è il militare che saluta sull’attenti e l’ex partigiano a intonare l’inno nazionale, quando il Tricolore sventola sul pennone. Immagini dalla cerimonia del 25 Aprile in piazza a Ferrara all’insegna dell’unità, come vorrebbe Tiziano Tagliani, «questa è la festa di tutti gli italiani, non dei vincitori sui vinti», dice il sindaco nel suo discorso. Le ragioni della giornata «quest’anno ancor più densa di significato» Tagliani le rintraccia nell’attualità, citando i «richiami al fascismo degli ultimi mesi», dall’irruzione nella sede dell’associazione vicina ai migranti a Como, agli spari di Macerata, senza dimenticare però il militante di Forza Nuova pestato a Palermo.

«Sarebbe un errore capitale - sostiene il sindaco - minimizzare la pericolosità dei focolai di odio, razzismo e antisemitismo. La nostra deve essere una liberazione dalle parole d’odio e di ignoranza, che prima o poi esigono un tributo di sangue e di miseria». Sempre nel rispetto della storia perché, osserva Tagliani, «se oggi si può liberamente rivendicare l’appoggio al fascismo, chi avrebbe detto il contrario sotto il regime avrebbe fatto una brutta fine, come sul nostro territorio è capitato a don Minzoni».

In piazza Trento Trieste tra il pubblico c’è anche Nicola Lodi. «Sono qui per ascoltare Tagliani», si limita a dire il segretario comunale leghista, che poi non si trattiene, «io oggi sono in lutto», altroché festa. E poco prima Naomo aveva commentato con un inequivocabile «che roba...» l’affermazione a microfono di Giorgio Pancaldi, esponente delle associazioni combattentistiche, secondo il quale «l’aria che si respira in giro non è buona, anzi disprezzabile: è quella del populismo». Pancaldi ha anche ricordato con un «forza Giorgio!» l’operazione chirurgica al cuore cui è stato sottoposto l’ex Capo dello Stato, Napolitano. «Speriamo che ce la faccia, abbiamo bisogno dei valori che esprime».

Ai valori della Resistenza si è richiamato Gianluca Sandri (Consulta degli studenti). «Il 25 aprile del ’45 un intero popolo decise di opporsi al fascismo e vinse la libertà. Gli ex partigiani camminano al fianco dei giovani, che devono conoscere la storia della Resistenza per un presente e un futuro migliore». Per Marco Ascanelli (Anpi) «va recuperato il senso di solidarietà e speranza dei partigiani: oggi dobbiamo difendere la libertà con le armi della democrazia».

Le autorità civili e militari in precedenza avevano deposto delle corone d'alloro al Sacrario dei Caduti della Libertà.