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poggio renatico 

La comunità saluta il “suo” Raffaele «Ci rincontreremo»

Giuliano Barbieri
La comunità saluta il “suo” Raffaele «Ci rincontreremo»

Chiesa gremita e tanta commozione ai funerali del 27enne Amici e conoscenti riuniti nella preghiera e nel silenzio

14 luglio 2018
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POGGIO RENATICO. Ieri la comunità poggese si è stretta per dare l’ultimo saluto a Raffaele Tinarelli, il 27enne che la settimana scorsa aveva perso la vita in un tragico incidente stradale sulle strade del Bolognese. In paese c’era un’atmosfera cupa, quasi di rassegnazione, e il tutto corredato da un silenzio surreale e di estremo raccoglimento.
La comunità in lutto. Prima del rito funebre, iniziato alle 17, i poggesi si sono riuniti in chiesa per un momento di raccoglimento e preghiera per ricordare lo sfortunato giovane che, affettuosamente, in paese gli amici chiamavano “Tinarex”. Nonostante il caldo, il piazzale davanti alla chiesa era pieno di gente. Tutti aspettavano l’arrivo del carro funebre. In questo modo la comunità poggese ha voluto dimostrare di condividere il dolore di una famiglia storica del paese, molto conosciuta, benvoluta e apprezzata per la sua grande laboriosità. All’inizio del funerale la chiesa era stipata e in tanti, per mancanza di spazio, hanno dovuto sistemarsi nella sala di ingresso e nel piazzale all’aperto. Tutti volevano esserci per cercare di alleviare il dolore di papà Mauro, mamma Valentina, del fratello Michele e della fidanzata Martina. Tantissimi i giovani presenti che indossavano occhiali scuri per nascondere il rossore degli occhi e, in diversi casi, anche le lacrime. Presenti anche il sindaco Daniele Garuti e il vice Andrea Bergami.

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L'ultimo saluto. «Ci troviamo - ha detto don Cristian Vampa nell’omelia - a celebrare questa funzione perché l’anima di Raffaele sia condotta in paradiso dopo che, in un tempo così breve, ha concluso la sua esistenza terrena. Nel Vangelo Dio dice che ognuno di noi, su questa terra, è di passaggio e non è destinato alla morte ma alla resurrezione. Raffaele era troppo buono e Dio ha stabilito che era pronto per essere accolto in paradiso. Non gli stiamo dando un addio ma un arrivederci in attesa del momento in cui torneremo ad incontrarlo». Alla fine i presenti si sono avvicinati a tutti i famigliari di Raffaele per esprimere ancora la vicinanza in quanto, come hanno ripetuto in tanti, «è un dolore contro natura quando viene a mancare un figlio». Quindi si è formato il corteo per accompagnare Raffaele Tinarelli al cimitero di Poggio Renatico. –

Giuliano Barbieri