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lo scontro

Comacchio, scintille in Forza Italia. Ex delegato comunale passa al contrattacco

Bergonzi: non riconosco l’autorità di chi mi ha sostituito. La responsabile provinciale: arrivato l’ok anche da Roma

18 agosto 2018
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COMACCHIO . Botta e risposta in Forza Italia dopo la nomina del consigliere comunale Emanuele Mari a nuovo coordinatore locale, con destituzione di Luca Bergonzi.

Così FI rischia di dividersi a Comacchio, con lo stesso Bergonzi che va all’attacco della coordinatrice provinciale Paola Peruffo e definisce «un golpe» la sua soistituzione. Ma Peruffo non ci sta: «Ho solo applicato il regolamento».

«Non riconosco l’autorità di sostituirmi dal mio incarico di delegato di Forza Italia a Comacchio - incalza Bergonzi - in quanto non sussistono giuste cause e valide motivazioni». E l’ex delegato non usa mezzi termini per contestare il metodo con cui è stata effettuata la sua rimozione dall’incarico, «senza alcun confronto interno, in assenza di un coordinatore regionale», avendo Massimo Palmizio rassegnato, di recente, le dimissioni.

Informati i vertici.

«Ho provveduto ad informare immediatamente il Coordinamento nazionale del partito - aggiunge Bergonzi - e per conoscenza il vice presidente di Forza Italia Antonio Tajani, evidenziando il comportamento riservatomi dall’attuale coordinatrice provinciale Paola Peruffo».

In attesa di risposte esaustive Bergonzi, che alle consultazioni politiche del 4 marzo scorso ha portato Forza Italia a ottenere il 18, 2% alla Camera, chiede «verità ai vertici nazionali».

«Sono fiducioso come sempre della correttezza del coordinamento nazionale e in lui confido – dichiara l’ex coordinatore locale di Forza Italia –. Ritengo che per sostituire un responsabile politico debbano esserci gravi motivi alla base, atti contro il partito pregiudicanti ».

Sullo sfondo aleggia «la posizione di apertura al confronto sul progetto di riconversione dell’ex Cercom», manifestata da Luca Bergonzi, in antitesi a quella di altri esponenti territoriali di Forza Italia, schierati per il no.

A breve verranno indetti i congressi sul territorio, conclude Bergonzi, «ai quali mi presenterò a testa alta con la consapevolezza di aver lavorato onestamente perseguendo sempre il bene del partito e portando risultati».

Regole rispettate .

«Ho la facoltà di fare quello che ho fatto – evidenzia dall’altra parte Paola Peruffo, la coordinatrice provinciale di Forza Italia –. Applicando regolamento interno ho la facoltà di destituire o delegare. Naturalmente ho chiesto anche a Roma, prima di prendere questa decisione».

E Peruffo ribadisce di non aver deciso a cuor leggero, ma «per il bene del partito», alla luce delle segnalazioni degli iscritti e anche dopo aver ricevuto un documento, firmato da 14 tesserati, nel quale si chiedeva di nominare un nuovo coordinatore per il comune di Comacchio.

«Peraltro Bergonzi non l’ho nominato io – rileva Peruffo – e a fronte delle situazioni segnalate dai tesserati, anche dopo le elezioni comunali e di un clima pesante all’interno, ho ritenuto di dover tutelare il consigliere comunale che Forza Italia ha nell’assemblea civica comacchiese, anche per dargli il giusto peso nell’ambito del nostro partito».

Inoltre la coordinatrice provinciale di FI ricorda come abbia informato Bergonzi della decisione e «gli ho chiesto di rimanere, proprio per il bene del partito e di darci una mano. Lui se la prende con me, ma dovrebbe prima di tutto prendersela con se stesso. Basti pensare alle segnalazioni che ho ricevuto da iscritti comacchiesi, che mi hanno comunicato che non avrebbero partecipato a riunioni a cui Bergonzi fosse presente. E ho deciso per il bene del partito». —

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