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Addio a Boscolo, simbolo della politica locale

Alessandro Bassi
A destra Adriano Boscolo
A destra Adriano Boscolo

Si è spento a 77 anni all’hospice di Codigoro: è stato amministratore. Rossi: «Persona leale e di valore»

29 agosto 2018
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copparo. Si è spento martedì mattina dopo aver combattuto a lungo contro una terribile malattia, Adriano Boscolo, pensionato, politico locale ed ex amministratore comunale. Aveva 77 anni. È difficile descrivere una vita in poche parole. Boscolo era un politico finissimo, un analista acuto ed un uomo onesto, leale, sincero e dalla schiena dritta.

la vita e la politica. Nato a Codigoro nel novembre del 1940, Adriano Boscolo non aveva praticamente mai conosciuto il padre, inviato sul fronte russo a combattere. Non fece mai ritorno. Adriano crebbe senza figura paterna, legatissimo alla madre, ma divenne un genitore amorevole di tre figli, e figura paterna invidiabile.

Fu operaio in Berco, ed anche cameriere. Aderì al Partito comunista italiano, poi a Rifondazione comunista, e sempre con il rispetto massimo da parte di alleati, compagni ed avversari. Fu amministratore comunale dai banchi del consiglio e politico molto ascoltato. Da maggio era ricoverato all’hospice di Codigoro per il riacutizzarsi di una gravissima malattia. Lascia la moglie Gianna ed i figli Michele, Terry e Catia.

i ricordi e le testimonianze. «Anche se – ha detto Nicola Rossi, sindaco di Copparo – sapevamo che era molto malato da tempo, a certe notizie non si può essere preparati. Boscolo era persona di grande valore, con cui ci si confrontava anche duramente, ma sempre nel rispetto dei ruoli e delle persone, con ruoli sempre chiari e basati proprio sul rispetto reciproco. Una persona profondamente leale».

«È stato amico e compagno di tante battaglie – ha aggiunto commosso Elves Ricci, uno degli esponenti di Rc Copparo –, un uomo fermo e genuino, capace di guardare avanti e di vedere le cose che altri non vedevano, anche e soprattutto nei momenti più difficili. Dopo Andrea Dall’Olio, un altro compagno di grande valore che ci lascia». Altra esponente di Rifondazione, Margherita Aurora: «La scomparsa di Adriano è una perdita grave. Lui era capace di precorrere i tempi, di vedere avanti e di indicare le giuste direzioni. E se non lo ascoltavi, dava comunque il suo contributo da militante per il bene comune. Senza personalismi. Ed ha lottato, ha lottato tanto contro la malattia, restando lucidissimo fino alla fine».

Beatrice Dalpasso, anche lei militante del partito, è lapidaria: «Era il Riferimento politico, l’uomo dalla visione più ampia. Un Fratello, ed anche qualcosa di più». A volte i loro scontri politici in consiglio erano leggendari, ma anche Bruna Cirelli, per anni in An e poi in Fratelli d’Italia è commossa: «Con Adriano avevamo in comune il giorno del compleanno, anche se in anni diversi, e soprattutto un profondo e reciproco rispetto. C’era anche grande affetto reciproco. Sapevo che stava combattendo contro la malattia. Non posso che unirmi alle condoglianze». —

Alessandro Bassi. BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI.