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Centro massaggi cinese sequestrato per prostituzione

Centro massaggi cinese sequestrato per prostituzione

L'operazione ha portato alla chiusura di 22 realtà a Parma e una nella nostra città

25 settembre 2018
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Si è conclusa oggi (25 settembre) a Parma, con il sequestro di 22 centri massaggi e la denuncia di 34 responsabili di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, l'operazione «fiori di loto» condotta dalla guardia di finanza di parma sotto la direzione della procura. E uno di questi centri si trova a Ferrara.

L'indagine, durata un anno, è scaturita dalla diffusa presenza, in città, di partite iva nel settore dei servizi di centri per il benessere fisico e di altre attività di servizi non classificabili, accomunate tutte dagli stessi elementi: ditte individuali riconducibili a soggetti di etnia cinese residenti nel milanese, senza altre fonti di reddito note e con esigui e similari volumi di affari e redditi dichiarati.

Questo, unito alle numerose segnalazioni al 117 effettuate da cittadini che lamentavano, in ambito locale, presunte attività di meretricio gestite da soggetti di nazionalità cinese, ha portato le fiamme gialle a sdradicare un sistema illecito sostanzialmente basato sull'esercizio dell'attività di prostituzione, che avveniva in 22 centri massaggi (tutti a Parma tranne uno che di recente si è trasferito a Ferrara di recente). Per tutti i locali si registravano subentri nella gestione delle imprese coinvolte, ripetuti scambi dei contratti di locazione degli immobili e dei dipendenti e l'utilizzo di money transfer per il trasferimento in cina dei proventi illeciti