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Azzerati furiosi con il governo. Di Maio: riavranno i loro soldi

Azzerati furiosi con il governo. Di Maio: riavranno i loro soldi

Vittime del Salvabanche: risarcimenti al 30% e con sentenza, ci hanno traditi. Il vicepremier dà appuntamento a giovedi. Federconsum: subito le domande

04 novembre 2018
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FERRARA. Il risarcimento al 30% per gli ex azionisti Carife, contenuto nella legge di Bilancio da martedì all’esame della Camera, è ormai al centro della polemica politica non solo locale. Mentre i vertici provinciali di Lega e M5s continuano infatti a non rispondere alle richieste di Pd e azzerati, i pezzi grossi di governo e maggioranza di fronte pentastellato hanno rilasciato dichiarazioni rassicuranti, dopo l’attacco frontale dell’associazione Vittime del Salvabanche. Ma le incognite restano e semmai si amplificano, secondo Federconsumatori.

Affondo urticante. A provocare un vero diluvio di dichiarazioni dei big M5s è stato l’affondo delle Vittime, cioè il comitato che per primo aveva puntato il dito contro i governi Renzi e Gentiloni, aprendo un credito molto ampio all’allora opposizione. Ieri, dopo aver analizzato il testo dell’art. 38, il comitato presieduto da Letizia Giorgianni è entrato duro: «Siamo stati traditi dal governo M5s e Lega che, dopo aver preso un sacc di voti promettendo che avrebbero ridato a tutti, indistintamente, l’intero ammontare del loro investimento perduto», hanno agito come il Pd. I punti dolenti sono due: la limitazione ai rimborsi, appunto, e il fatto che «viene confermato l’onere della prova, ovvero la necessità di disporre di una sentenza o una pronuncia favorevole riconosciuta ufficialmente per poter accedere al fondo».

Parole rassicuranti. Uno schiaffo del genere ha fatto scendere in campo il vicepremier Luigi Di Maio, che mette l’accento sullo stanziamento di 1,5 miliardi (divisi in tre anni), «15 volte in più se paragonati all’elemosina di 100 milioni del vecchio governo. Noi siamo sempre stati dalla vostra parte, ma ora c’è chi vuole mettere gli uni contro gli altri avvelenando i pozzi». Colpa dei giornali, è la sua conclusione. Di Maio a questo punto dovrebbe partecipare di persona all’incontro dell’8 novembre con i risparmiatori, che sarà presieduto dal sottosegretario Alessio Villarosa: il Fondo ristoro, dice lui, è «un passo avanti enorme, che ci consentirà di rimborsare tutte le vittime dei crac bancari. Chi si rifiuta di riconoscerlo forse non è in completa buonafede».

Dubbi ferraresi. In attesa dell’incontro, a questo punto cruciale, Federconsumatori Ferrara, oltre alla «forte delusione», propone una serie d’interrogativi: «A questo punto, visto che s’ipotizza un aumento della percentuale di rimborsi in futuro - dice il presidente Roberto Zapparoli - è cruciale chiarire se sarà necessario, nel caso, presentare una nuova domanda. E soprattutto quali sono i tempi per accedere ai collegi dell’arbitro Consob: noi abbiamo migliaia di pratiche da inoltrare, sarebbe importante consentirci di presentarle da subito, non a fine anno, cioè a legge approvata». —

S.C.

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