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Torna il campionato più bello del mondo

Torna il campionato più bello del mondo

Dopo 6 anni di dominio Juve, riecco una serie A spettacolare ed equilibrata: in corsa per il titolo Napoli, Inter, Lazio e Roma

27 ottobre 2017
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ROMA. Da Napoli a Milano, sponda Inter, passando per la Capitale con Roma e Lazio, sognare lo scudetto è ridiventato possibile.

Dopo sei lunghi anni di strapotere Juventus (tre titoli a testa per Conte e Allegri), il massimo campionato di calcio del Bel Paese sembra di nuovo vivo ed equilibrato grazie anche a prodezze e magie di campioni vecchi, nuovi o ritrovati. A cominciare dal folletto belga che risponde al nome di Dries Mertens, diventato bomber quasi per caso (inventato punta centrale l’anno scorso a causa dell’infortunio di Milik) e ormai irrinunciabile finalizzatore del gioco partenopeo targato Sarri ritenuto il più bello e concreto d'Italia e forse d'Europa. «Da centravanti è un fuoriclasse», ha sentenziato mercoledì il tecnico della capolista.

Di sicuro, è una serie A più frizzante. Grazie alla cura Spalletti ha ritrovato l'Inter nelle sfere altissime della classifica dopo anni di delusioni seguite al triplete dei tempi di Mourinho.

Formazione nerazzurra che, oltre che con il gioco, ha ricominciato a viaggiare a suon di gol di un redivivo Mauro Icardi rigenerato dall'arrivo in panchina dell'ex tecnico della Roma. «La nostra posizione in classifica non è frutto della fortuna, ma del lavoro di questa estate», dice l'argentino, ora vero leader dell'Inter.

Altro numero nove da incorniciare in quest'avvio di stagione è di certo Ciro Immobile (speranza azzurra), capace di lanciare la sua Lazio verso il record di vittorie culminato nel trionfo all'Allianz Stadium della Juve. Un ko rarissimo da vedere, quello dei bianconeri tra le mura amiche, che ha fornito un altro indizio sul fatto che il campionato in corso sembra davvero aperto e anche le squadre romane possono sognare.

Ma, a ulteriore conferma di come le gerarchie della serie A siano in movimento, la Roma del dopo Spalletti sembra ora un passo indietro - e non solo per la classifica - rispetto alla squadra di Inzaghi.

Le tTante pretendenti per il titolo, con in testa il Napoli e orfane al momento di un Milan che fatica nell’anno della rifondazione con Montella, dovranno comunque continuare a fare i conti con una Juventus guidata dall'estro di Paulo Dybala, sempre pronto ad accendere le polveri dell'attacco bianconero con il suo talento.

«Subiamo troppi gol», l'allarme di Massimiliano Allegri dopo le goleade a Udinese e Spal, e non si è ancora del tutto sbloccato Higuain. Insomma, la “Signora” del calcio italiano non sembra per niente sazia, il settimo scudetto da «leggenda» è l'obiettivo primario. E a dirlo a chiare lettere è stato pochi giorni fa il presidente Andrea Agnelli rivolgendosi all’assemblea degli azionisti: «Nel dna della Juventus - ha ricordato il primo dirigente bianconero - c'è sempre la vittoria e quest'anno dobbiamo andare oltre la leggenda, conquistando il settimo scudetto consecutivo».