Presente la mamma del giovane
Roberta e Ousman sono marito e moglie e alla cerimonia c’era anche la mamma del ragazzo, Jainaba Drammeh, appositamente arrivata dal Gambia, grazie a quel visto concesso in extremis dalla nostra ambasciata. E’ una storia a lieto fine, di quelle che si dovrebbero raccontare tutti i giorni, resa possibile, nella pienezza del suo risultato, grazie anche all’intesa tra il sindaco Christian Giordano, fattosi garante del rimpatrio di mamma Jainaba davanti al nostro ambasciatore e lo stesso ambasciatore, Francesco Paolo Venier, che ha compreso e concesso il visto.
Una storia importante
Il matrimonio fra Roberta Margari e Ousman Fanneh era però già una storia importante anche senza questo risvolto. Lei, ragazza villanovese cresciuta fra Caritas, parrocchia e volontariato sociale, cattolica e praticante, lui, giovane del Gambia, rifugiato politico in Italia, da subito impegnatosi con la Caritas e le altre associazioni che assistono i migranti, in qualità di mediatore linguistico, musulmano fervente. Il matrimonio è stato celebrato con rito civile dall’ex consigliere comunale Stefano Trucco, amico dei due giovani, all’interno dell’ex Confratenita dei Batù, variopinta e festosa come non mai, con gente che attendeva gli sposi all’esterno come nelle grandi occasioni e la presenza, a benedire la giovane coppia, di don Dino Barberis, parroco di San Domenico Savio in Asti.
Integrazione fra culture e religioni
Barberis è il delegato vescovile per l’ambito della testimonianza cristiana nel servizio caritativo e nell’impegno sociale.
Presente Abdessamad Latfaoui , Imam della comunità musulmana astigiana, che vive ospite degli Oblati di San Giuseppe in Asti, simbolo di quell’integrazione fra culture e religioni, certe volte negata per interessi collaterali, ma nel caso di Roberta e Ousman, fin troppo chiara e tangibile alla luce del sole e di un matrimonio che ha unito molto di più di due belle persone.
Franco Cravero
Una risposta
Bellissima coppia, auguri per futuro. JOLA