M5s contro i fanghi «Basta importarne da fuori Lombardia»
Attivisti e cittadini alla presentazione del programma Acqua, energia pulita, rifiuti. Polizzi: «Pensiamo al futuro»
di Anna Ghezzi
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PAVIA. Disinvestire sugli idrocarburi e investire sulle energie alternative, regole più strette sullo spandimento dei fanghi di depurazione, gestione pubblica delle acque, nuove regole per incentivare il riciclo e il riuso. Il programma ambientale del Movimento 5 stelle «pensa alle prossime generazioni», come spiega il consigliere di Pavia Giuseppe Polizzi, ed è stato votato da 20mila persone sulla piattaforma Rousseau: le 164 pagine saranno pubblicate a breve. Ieri erano in tanti alla sala di San Martino di Tours per l’incontro con i deputati M5s della commissione ambiente: Mirko Busto, Federica Daga (prima firmataria del disegno di legge sulla gestione pubblica delle acque), Massimo De Rosa, Salvatore Micillo, Stefano Vignaroli, vicepresidente Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti di cui fa parte anche Alberto Zolezzi.
In platea c’erano attivisti, candidati del territorio alle regionali Francesca Russo, Claudia Negri e Cesare Del Frate, il più giovane candidato per le regionali, Simone Agutoli di Sondrio. Giuseppe Polizzi, consigliere comunale a Pavia, ha fatto gli onori di casa, ma c’erano anche i consiglieri Cristina Grimaldi (Voghera), Carlo Ceschi (Garlasco), Luigi Amatulli (Casorate) e Alberto Nuca (Cigognola). «La provincia di Pavia è la seconda per numero di morti da inquinamento - ha spiegato Polizzi - per questo non smettiamo di chiedere alla giunta Depaoli perché ha dismesso i bus a metano, più ecologici, per passare a quelli a gas: in materia di lotta all’inquinamento è uno dei tanti errori di questa giunta». Sui fanghi è intervenuto Zolezzi: «Noi abbiamo proposto in commissione ambiente alla Camera una risoluzione che prevede la riduzione dell’impatto cumulativo: non è possibile continuare a importare i fanghi da altre regioni, devono essere gestiti a filiera corta, non è possibile che aziende stiano sul mercato e vogliano solo guadagnare dalla gestione. Inoltre deve esserci una distanza minima dai centri abitati, per lo spargimento, da 300 a 500 metri in zone così critiche come Pavia. Alcuni Comuni hanno iniziato a introdurre questi limiti. Inoltre chiediamo che sia tracciato lo spandimento di fanghi e gessi: non è possibile che posso spanderli senza dire dove e quando».
In platea c’erano attivisti, candidati del territorio alle regionali Francesca Russo, Claudia Negri e Cesare Del Frate, il più giovane candidato per le regionali, Simone Agutoli di Sondrio. Giuseppe Polizzi, consigliere comunale a Pavia, ha fatto gli onori di casa, ma c’erano anche i consiglieri Cristina Grimaldi (Voghera), Carlo Ceschi (Garlasco), Luigi Amatulli (Casorate) e Alberto Nuca (Cigognola). «La provincia di Pavia è la seconda per numero di morti da inquinamento - ha spiegato Polizzi - per questo non smettiamo di chiedere alla giunta Depaoli perché ha dismesso i bus a metano, più ecologici, per passare a quelli a gas: in materia di lotta all’inquinamento è uno dei tanti errori di questa giunta». Sui fanghi è intervenuto Zolezzi: «Noi abbiamo proposto in commissione ambiente alla Camera una risoluzione che prevede la riduzione dell’impatto cumulativo: non è possibile continuare a importare i fanghi da altre regioni, devono essere gestiti a filiera corta, non è possibile che aziende stiano sul mercato e vogliano solo guadagnare dalla gestione. Inoltre deve esserci una distanza minima dai centri abitati, per lo spargimento, da 300 a 500 metri in zone così critiche come Pavia. Alcuni Comuni hanno iniziato a introdurre questi limiti. Inoltre chiediamo che sia tracciato lo spandimento di fanghi e gessi: non è possibile che posso spanderli senza dire dove e quando».
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