Mani addosso a Polizzi in consiglio comunale, Furini espulso
Pavia, il capogruppo M5s dà del "grande buffone" al consigliere Pd che lo spintona e lo fa cadere. Ora rischia la sospensione per tre sedute
di Stefania Prato
M5s, bagarre in Comune a Pavia: "Buffone, buffone", e finisce a spintoni
PAVIA. Un insulto, poi una spinta, e in consiglio comunale si scatena il caos. Il consigliere comunale Pd Luigi Furini spintona il capogruppo del Movimento 5 Stelle Giuseppe Polizzi che poco prima gli aveva dato del «buffone»: Polizzi finisce contro il bancone alle sue spalle, poi cade a terra. Seguono urla e caos. La scena si svolge lunedì sera in aula sotto gli occhi stupiti di assessori, consiglieri e cittadini che manifestavano per chiedere il diritto alla casa. E della polizia locale. Azioni e reazioni che nessuno poteva prevedere.
Ad accendere la miccia la richiesta del consigliere pentastellato di avere a disposizione un minuto in più per concludere la sua instant question sulla situazione delle case popolari, «un argomento complesso che necessitava di più tempo rispetto a quello che avevo a disposizione». Polizzi ricorda che, poco prima, a Furini era stato concesso di sforare di ben 3 minuti. Dichiarazione che sortisce l’effetto incontenibile di suscitare l’ira del consigliere Pd, «mi sono avvicinato e l’ho spinto leggermente sulle spalle con due dita».
Il presidente del consiglio comunale Antonio Sacchi interrompe la seduta, riunisce i capigruppo e decide per l’espulsione dell’esponente Pd. Che lascia l’aula dove ancora domina il trambusto e dove diventa impossibile riportare ordine. Al punto che la seduta proseguirà l'indomani. Seduta a cui il consigliere dem non potrà essere presente. Su di lui potrebbe pesare anche la decisione del presidente Antonio Sacchi di applicare l’articolo 33 del regolamento del consiglio comunale che prevede provvedimenti disciplinari. La richiesta di alcuni componenti della minoranza è stata infatti della sospensione per tre sedute consiliari.
Se, il giorno dopo, Luigi Furini commenta: «Sono sereno, ho dormito tutta notte come un bambino», Giuseppe Polizzi si dice «sconvolto» e lamenta ancora dolore, «il medico mi ha prescritto antidolorifici». A far esplodere la scintilla era stata la frase del grillino: «Lei consigliere Furini è un buffone, lei è un gran buffone!». «Una frase - dice Furini - che non mi è piaciuta. È offensiva e intollerabile. Mi ha provocato e io ho reagito con una leggera spinta. Lui ha esagerato e, per usare una metafora calcistica, si è tuffato per avere il rigore». Polizzi invece fa sapere che «è rimasto scioccato dal comportamento del collega». «Mi ha raggiunto e mi ha spinto, facendomi perdere l’equilibrio e cadere contro il bancone».
«Ringrazio tutte le persone che mi hanno mandato messaggi di solidarietà - dice Polizzi -. Sto bene, è stato solamente un brutto episodio, mortificante per le istituzioni comunali di cui ho l’onore di far parte. Il Pd non canti vittoria perché ho la pelle dura e di bulli nella mia vita ne ho affrontati tanti e fin dalla più giovane età. Sarò ancora presente in Consiglio e porterò avanti la battaglia di migliaia di pavesi per il diritto alla casa».
«Dopo Natale deciderò se continuare a partecipare ai consigli comunali - fa sapere Furini -. Sono deluso da assemblee che sanno di commedia e in cui non si decide mai nulla. Qui va in scena una politica che resta troppo distante dalla realtà e dai bisogni della città, due terzi dei consiglieri non sa scrivere una “o” con un bicchiere. Si è solo capaci di parlare grandi opere che non verranno mai realizzate».
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