Sui vaccini si scatena la campagna elettorale. Salvini: "No all'obbligo". Lorenzin: "E' un no vax"
Il leader del Carroccio a Radio Capital: "Sono a favore, ma con una scelta consapevole. Siamo l’unico Paese al mondo che ne ha adottati dieci obbligatoriamente". Il ministro della salute: "La Lega sostiene le peggiori tesi antiscientifiche"
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Sui vaccini si scatena la campagna elettorale in vista delle elezioni del 4 marzo. Ad accendere la scintilla per primo è stato il leader leghista Matteo Salvini. «Sono a favore dei vaccini, ma con una scelta consapevole. I vaccini sono utili, ma siamo l’unico Paese al mondo che ne ha adottati dieci obbligatoriamente. Ripeto, sono utili, ma c’è un dibattito scientifico aperto perché ci sono anche delle controindicazioni». Salvini lo ha detto a Radio Capital: «Noi prima avevamo 4 vaccini obbligatori, ma dieci? Non possiamo affidare a quel venditore di pentole, Renzi, il futuro dei nostri figli».
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Mercoledì Salvini aveva twittato: «Cancelleremo norme Lorenzin. Vaccini sì obbligo no». E da lì è scoppiata la polemica.
«Salvini ha detto non voglio l’obbligatorietà dei vaccini. Su questi temi si gioca una battaglia di civiltà, significa dire una cosa enorme, mettere a repentaglio la salute dei nostri figli». Lo ha detto il segretario Pd Matteo Renzi a "Porta a Porta".
«La posizione di Matteo Salvini e della Lega è 'chiaramente no-vax'». Lo ha affermato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin a Radio24. «Dichiarare come fa Salvini 'io sono a favore dei vaccinì e poi parlare contro l'obbligo è una furbata - ha affermato Lorenzin - è la posizione tipica dei no vax. Lo è lui e lo sono i compagni di partito che al Senato, durante il dibattito sulla legge sull'obbligo, hanno sostenuto le peggiori tesi antiscientifiche, contro il mondo della scienza italiano e mondiale, portando dei falsi dati».
Secondo Lorenzin non è vero che il Veneto togliendo l'obbligo ha avuto ottimi risultati, come affermato da
Salvini.
«È falso, il Veneto non ha avuto questi risultati - ha ribadito Lorenzin -. Il Veneto ha fatto una propria normativa, ha speso risorse in campagne per le vaccinazioni ma in realtà non ha raggiunto risultati e stava sotto le soglie di sicurezza sia per l'esavalente sia per morbillo e rosolia. Non è vero neanche che nessuno nel mondo ha reso obbligatori i vaccini, vari paesi hanno qualche forma di obbligo e adesso la Francia ha una norma più stringente della nostra e si sta discutendo in Europa su come armonizzare i calendari vaccinali. La Lega ha fatto di questi punti antiscientifici una propria battaglia, ricordo che appoggiarono Stamina, e addirittura continuavano a proporre in Senato emendamenti per utilizzare il metodo in Veneto quando era già emerso che Vannoni era un truffatore, mi preoccupa che si continui a perseverare su questi punti da parte di chi si candida a governare l'Italia»
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