Ponteggio sul campanile via ai restauri del Carmine
Intervento da 1,4 milioni finanziato con Cariplo e Regione. Lavori fino al 2019 Nel progetto una vetrata permetterà di ammirare la torre dall’interno
di Stefania PratoPAVIA. È stato imbragato il campanile del Carmine. I ponteggi hanno quasi raggiunto la vetta della torre campanaria che, con i suoi 75 metri, è la più alta di Pavia. Poi inizieranno i lavori di consolidamento statico, progetto che ha già ricevuto l’ok della Soprintendenza. Previsti anche il restauro della scala lignea interna, il ripristino delle campane e l’installazione di un impianto di illuminazione esterna per valorizzare il monumento. Non solo. Si interverrà anche sulla cappella che si trova sotto il campanile e sulla quale sono previsti interventi di consolidamento statico e l’apertura, sulla sommità della volta, dove attualmente si trova il rosone, di una vetrata da cui sarà possibile ammirare il campanile. I sondaggi eseguiti dai tecnici non hanno rilevato la presenza di affreschi, ma di decori limitati ad alcuni punti della cappella, la seconda a destra dell’altare. Verranno poi riqualificati gli spazi interni della chiesa, quelli che si trovano vicino alla torre campanaria. Un progetto complesso quello redatto dall’ingegner GianmicheleCalvi e che punta a rafforzare il campanile che svetta accanto alla chiesa, esempio di architettura neo gotica lombarda, iniziata nel 1374 per volontà di Gian Galeazzo Visconti su progetto attribuito a Bernardo da Venezia. Un intervento dal costo complessivo di circa 1milione e 400mila euro, un milione il finanziamento congiunto di Fondazione Cariplo e Regione Lombardia, quasi 400mila euro l’ammontare del mutuo richiesto dal parroco don Daniele Baldi che intanto ha presentato domanda alla Cei per poter ottenere un contributo attraverso i fondi dell’otto per mille. «E ora siamo in attesa di una risposta», precisa don Daniele Baldi, ricordando che era stata la commissione ministeriale tecnico-scientifica, istituita dopo il crollo della Torre civica nel 1989, a sottolineare la necessità di intervenire sul campanile che risale al 1450, ha pianta quadrata ed è adornata da fregi e da eleganti bifore dalle colonne di marmo. «I lavori prevedono il consolidamento statico e il restauro dei paramenti murari esterni - spiega l’ingegner Nicola Verdi, assistente direzione lavori -. Si procederà anche al ripristino del concerto di campane e all’installazione di un nuovo impianto di illuminazione per valorizzare un monumento pregiato. Ma verrà anche recuperata la cappella che si trova sotto il campanile. Qui saranno restaurati i costoloni in cotto e conservate le tracce decorative rinvenute». Ad occuparsi della gestione dell’appalto l’ingegner Nicola Vitali. I lavori, eseguiti dalla Damiani Costruzioni, dovrebbero terminare entro la primavera 2019. «Questo il periodo indicato nel cronoprogramma - precisa Verdi - ma non escludiamo che l’intervento si possa concludere in anticipo».
I commenti dei lettori