Obbligava la compagna a seguirlo al night club
Pavia, 43enne a processo per maltrattamenti. Secondo le accuse vietava alla donna di uscire sola o la chiudeva fuori casa coi figli piccoli, e la mandava a fare la spesa senza soldi
Anna MangiarottiPAVIA. Fra tutte le angherie descritte nell’accusa c’era anche la costrizione ad accompagnarlo al night. Quando lui e la compagna litigavano, a volte la chiudeva fuori casa con i loro figli minorenni, e, sempre secondo accuse ancora tutte da dimostrare, a volte invece costringeva i due bambini e la compagna a star chiusi in casa finché no gli era sbollita tutta la rabbia.
L’uomo, un 43enne italiano, è stato infine denunciato per maltrattamenti dalla donna, e dopo gli accertamenti effettuati dalla procura di Pavia, il sostituto procuratore titolare del caso ha chiesto e ottenuto dal giudice dell’udienza preliminare il rinvio a giudizio. Il 6 novembre inizierà in tribunale a Pavia, davanti al giudice Luigi Riganti, il processo contro l’uomo, di cui si omettono le generalità per tutelare i figli ancora minorenni.
La compagna (ormai ex) intende costituirsi parte civile in vista di un eventuale risarcimento dei danni ed è rappresentata dall’avvocato Daniele Cei. Sempre secondo la ricostruzione dell’accusa, la donna doveva esaudire tutti e desideri dell’uomo e assecondarlo per non far scattare la sua rabbia. Fra le richieste appunto c’era a volte anche quella di accompagnarlo quando andava a passare la serata al night, secondo quanto ha denunciato la donna.
Se non lo avesse fatto, l’avrebbe sbattuta fuori di casa le diceva, La donna lo assecondava, anche che se ad un successivo litigio magari lui costringeva lei e i bambini ad andarsene comunque dalla casa che all’epoca dei fatti condividevano. E ancora, fra i maltrattamenti cui la donna e i bambini erano sottoposti, c’era anche quella di rimanere senza nulla da mangiare, perché l’uomo, l’unico che lavorava, non lasciava alla compagna neppure il denaro necessario a fare la spesa.
Capitava anche che chiudesse in casa madre e figli che non avevano una copia delle chiavi e li “liberasse” quando decideva lui. La situazione è andata a avanti a lungo, finché la donna non ha presentato una denuncia. L’uomo, già accusato di maltrattamenti e abusi sessuali in passato da altre donne, si è dichiarato comunque estraneo a tutte le accuse che gli sono state rivolte.
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