Forza Italia “avverte” Poma «La maggioranza è cambiata»
Da Bellaviti e Rocca l’invito a tenere conto dell’affermazione del centrodestra Nel mirino finisce una frase: «Rispondo ai sindaci prima ancora che ai partiti»
Fabrizio Merli pavia
Forza Italia non ci sta. All’idea di una gestione “ecumenica” della Provincia evocata dal presidente Vittorio Poma, contrappone un dato aritmetico: dal 31 ottobre in piazza Italia la bilancia pende verso il centrodestra. Sette i consiglieri eletti (tra forzisti e leghisti) contro i cinque del Partito democratico.
All’indomani dello scrutinio, Poma aveva dichiarato di ritenere che i sindaci del territorio fossero i propri interlocutori prima ancora dei partiti. Una presa di posizione che non tutti, tra gli azzurri, hanno gradito. Anzi.
Marco Bellaviti, delegato comunale di Pavia, commenta: «I nuovi consiglieri eletti sono espressione di sindaci e consiglieri comunali e quindi devono essere gli interlocutori primari di Poma. La maggioranza che garantisce la fiducia al presidente ė cambiata e, per rispetto degli elettori, con essa deve cambiare anche il metodo di governo sino ad ora utilizzato. Chiarezza totale nella definizioni dei ruoli permetterebbe di lavorare al meglio».
Sulle stesse posizioni anche Gianpiero Rocca, delegato comunale di Voghera: «Ho letto le dichiarazioni di Poma, dichiarazioni da politico navigato rispetto alle quali, tuttavia, non sono d’accordo. Credo che il presidente Poma si debba rendere conto del fatto che, in Provincia, c’è una nuova maggioranza di centrodestra. Con tutto il rispetto che ho per Poma, credo che una volta o l’altra dovrà dire da che parte sta».
Anche di questa situazione, tuttavia, si discuterà domani sera, nel corso di un direttivo provinciale convocato dall’onorevole (e coordinatore provinciale) Alessandro Cattaneo.
Nelle dichiarazioni rilasciate subito dopo lo scrutinio delle schede, Poma, riferendosi al primo biennio di governo, aveva detto tra l’altro: «Nel rispetto delle posizioni politiche, abbiamo dato vita a un governo di coalizione territoriale. È vero che a sostenere la mia candidatura c’era la lista di centrosinistra, ma è altrettanto vero che, sino ad ora, sugli atti fondamentali il centrodestra si è sempre astenuto. Devo dedurne che sia prevalso un senso di responsabilità».
E aveva aggiunto: «Io parlo ai sindaci, prima ancora che ai partiti, e dico: pensiamo prima di tutto ai problemi del territorio che alle logiche degli schieramenti».
Alle elezioni del 2016, Poma era stato eletto presidente con l’appoggio del centrosinistra. Ma per la legge Del Rio, il Consiglio è stato rinnovato quest’anno, mentre le elezioni per il nuovo presidente saranno solo nel 2020. Una situazione politicamente abbastanza delicata. —
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