Tutti a San Lanfranco per il pianoforte
Gli amici della basilica propongono quattro appuntamenti con opere a cavallo tra il ’700 e il ’900
Un viaggio sulle note dei più grandi compositori del ‘700, ‘800 e ‘900, suonate da quattro pianisti di fama internazionale, per aiutare gli Amici di San Lanfranco a far conoscere il più possibile la bella Basilica tardoromanica e i suoi chiostri, e raccogliere fondi per le opere di ristrutturazione. Prenderà il via domani la sesta edizione del ciclo “Musica in San Lanfranco”, organizzato dall’Associazione degli amici dell’abbazia con il patrocinio del Comune di Pavia, che quest’anno vedrà succedersi quattro concerti per pianoforte.
Un’iniziativa che ancora una volta cercherà di richiamare il maggior numero possibile di spettatori all’interno delle mura dell’abbazia situata in una zona periferica di Pavia e perciò ancora poco conosciuta: «L’associazione è nata nel 2010 con lo scopo di far conoscere la Basilica e di aiutare la parrocchia con i lavori di ristrutturazione. Nel 2016 sono stati terminati quelli al chiostro piccolo e sono state ricavate residenze a scopo sociale per persone in difficoltà. Tutti lavori in parte finanziati dalla CEI e dalla parrocchia, ma che hanno lasciato un debito di 800mila euro da coprire. Inoltre, sta iniziando il rifacimento del presbiterio che richiederà ulteriori fondi», ha spiegato Adele Lucchetti, consigliere dell’associazione, la quale ha ricordato la grande generosità dei cittadini e dei simpatizzanti: «Anche in questo caso l’evento sarà a offerta libera, speriamo che in tanti ci diano una mano». Questo ciclo di concerti sarà perciò un modo, come per le tante altre iniziative organizzate dall’associazione, di richiamare la cittadinanza in una zona poco frequentata della città e partecipare a un’iniziativa culturale speciale: «E’ un evento che coinvolge le periferie e ha la valenza di far conoscere il monumento in quanto patrimonio culturale oltre che strettamente religioso», ideale, questo, alla base della genesi dell’associazione stessa che ha fatto della frase “Conservare il passato per guardare al futuro”, il proprio motto. Quale modo migliore per attirare tanti appassionati di musica classica se non proponendo un programma completo di brani famosi dei compositori più apprezzati dal pubblico? «Mentre negli scorsi anni abbiamo proposto concerti in duetto, o piccole formazioni, questa volta abbiamo scelto un repertorio da pianoforte solista per autori di diverse epoche amati e conosciuti dal grande pubblico, da Mozart, Haydn e Clementi, a Chopin, Rachmaninov… Un ciclo musicale pianistico a Pavia non si vede spesso», ha raccontato il maestro Alberto Lodoletti, direttore artistico dell’evento. La serie di concerti, che si terranno il 7, 21 giugno e il 5, 18 luglio, alle 21, si aprirà con l’esibizione del maestro Lodoletti che proporrà un repertorio di Chopin, a partire da un Trittico giovanile fino agli Scherzi, tracciandone la vita. A seguire, le settimane successive, il maestro Alessandro Fortuna, pavese e docente a Milano, «amico della rassegna che proporrà un repertorio storiografico del Classicismo»; la giovane pianista Eloisa Cascio con «il repertorio tardo romantico di Rachmaninov, Schubert e Chopin» e, infine, il romano Andrea Calvani e il suo programma evocativo dal titolo “La luna e l’acqua”, con componimenti dedicati all’acqua e alla Luna da Beethoven, Liszt, Debussy, Schubert e Ravel. Programmi, quelli proposti dai quattro ospiti di spessore internazionale, selezionati non a caso: «Ciascuno dei concerti si differenzia dall’altro tracciando una strada musicale speciale e inedita. Speriamo che anche quest’anno il pubblico apprezzi la nostra scelta e venga a sostenere noi e la bellissima Abbazia di San Lanfranco». (cl. ag.)
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