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Ivrea abbraccia il nuovo vescovo Farinella

Il 50enne canavesano ha ricevuto l’ordinazione in cattedrale davanti a più di duemila persone. Guiderà la diocesi di Biella

SANDRO RONCHETTI
2 minuti di lettura

IVREA

Oltre duemila fedeli (di cui poco meno della metà , muniti di pass, ospitati all’interno della Cattedrale) hanno partecipato sabato mattina alla solenne ordinazione episcopale di Roberto Farinella, neo vescovo di Biella.

Ivrea, ordinazione a vescovo del canavesano Roberto Farinella



vescovi e porporati

Sono stati più di venti i vescovi e i porporati ad affiancare nella cerimonia il vescovo ordinante di Ivrea, Edoardo Aldo Cerrato ed i due co-conosacranti: i vescovi emeriti di Ivrea, Luigi Bettazzi, e di Biella Gabriele Mana che, all’indomani dell’insediamento del suo successore, nel pomeriggio domenica 14 ottobre sulla cattedra episcopale biellese, si ritirerà a vita privata nella casa della sua famiglia a Marene. Farinella diventa infatti il vescovo di Biella.

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L’intera chiesa piemontese è stata presente in Cattedrale con i vescovi delle 17 diocesi e il presidente della Conferenza episcopale del Piemonte, Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, affiancati dai porporati, Ludovico Poletto, arcivescovo emerito di Torino, e Paolo Romeo, già arcivescovo di Palermo, ringraziati dal neo ordinato insieme a Lorenzo Piretto arcivescovo di Smirne, a mons. Mario Sivierio, vescovo missionario in Brasile, e mons. Tarcisio Bertone, già Segretario di Stato Vaticano, che ha mandato un messaggio di saluto e un pensiero dalla Chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme.



mamma e parenti

In prima fila nella navata centrale della Cattedrale hanno trovato posto i parenti più stretti di Roberto Farinella. La mamma Assunta, che ha dedicato un commosso ricordo al padre Antonio, scomparso improvvisamente 24 anni fa, proprio nel giorno della sua ordinazione sacerdotale, il fratello Andrea con la moglie Elena e la nipotina del neo vescovo, Beatrice. Al loro fianco sono stati sistemate la numerose autorità civili e militari, tra le quali i vertici della forze dell’ordine eporediesi ed i sindaci di: Ivrea Stefano Sertoli, di Biella Marco Chivicchioli, di Castellamonte Pasquale Mazza. Proprio Mazza, domenica 30 settembre alle 10, ha avuto il gradito compito di ricevere Roberto Farinella a Castellamonte (di dove è originario). Farinella ha infatti presieduto nella chiesa parrocchiale la sua prima celebrazione eucaristica da Vescovo.



la cerimonia

La lunga cerimonia della Ordinazione episcopale, durata oltre due ore, è stata aperta dalla presentazione del candidato al Vescovo e alla assemblea da parte di don Silvio Faga e don Luca Meinardi, che ha letto e mostrato ai fedeli la Bolla pontificia con la quale il 27 luglio 2018 Papa Francesco ha nominato mons. Roberto Farinella e ne ha permesso l’ordinazione fuori dalle urbe. Il Vescovo di Ivrea, dopo aver ottenuto l’assenso del neo Vescovo ad “adempiere fino alla morte il ministero a noi affidato dagli apostoli”, ripetendo più volte “Si, lo voglio”, ha quindi provveduto alla sua unzione crismale e consegnato al neo ordinato, oltre al libro dei Vangeli, i tre segni della dignità episcopale: l’Anello (segno di fedeltà), la Mitra (fulgore di santità), il Pastorale (segno del ministero di pastore), prima dell’abbraccio di pace del neo ordinato da parte di tutti i Vescovi presenti. «Carissimo monsignor Roberto – ha esordito Cerrato – la Parola di Dio ti indica il cammino che ti hanno indicato anche il Santo padre Francesco e il rito dell’Ordinazione Episcopale. Mi rivolgo a te con l’affetto che nutro per te fin dal momento in cui, sei anni fa, ti ho conosciuto, la stima che ho maturato nel constatare il tuo amore a questa Chiesa. Non devi arrossire sentendo queste cose - ha concluso il vescovo di Ivrea - sto solo dicendo che sei stato un bravo prete e hai fatto quello che dovevi. In questo momento in cui vai sposo alla chiesa di Biella, per tanti motivi a me molto cara, la diocesi di Ivrea ti saluta. Buon cammino carissimo monsignor Roberto”. Un lungo, difficile cammino già iniziato, riassunto nel motto episcopale del neo Vescovo Roberto Farinella: Spes messis in semine”, La speranza della messe è nel seme —

SANDRO RONCHETTI
 

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