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I Giusti dell’Islam in mostra a Ivrea

Storie di chi salvò i perseguitati

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IVREA . Sarà visitabile fino a martedì 14, nell'atrio del palazzo municipale, la mostra “I Giusti dell'Islam”, organizzata da Osservatorio migranti e Centro culturale islamico di Ivrea, in occasione della XVI Giornata del dialogo cristiano- islamico e del dialogo fra le culture e le religioni, svoltasi lo scorso 27 ottobre. «Si tratta – spiega Armando Michelizza referente dell'Osservatorio - di una mostra itinerante declinata in 25 pannelli, promossa dal Centro di cultura e attività missionaria Pime di Milano e curata da Giorgio Bernardelli, che racconta del riconoscimento dato a persone e comunità islamiche che salvarono persone perseguitate dai regimi nazisti e fascisti e che intende essere soprattutto un richiamo alla possibilità e dovere per ogni persona di difendere e salvare la vita e i diritti di tutti senza distinzione di credo o appartenenza».

Una mostra, dunque, per riscoprire le storie dimenticate di alcuni musulmani che durante la persecuzione nazista salvarono la vita ad alcuni ebrei. «Tra i circa 22.000 nomi dei Giusti tra le nazioni censiti dallo Yad Vashem, il memoriale della Shoah a Gerusalemme - aggiunge Michelizza - figurano anche quelli di 70 musulmani che, in nome di valori islamici, si diedero da fare per salvare la vita ad alcuni ebrei durante la persecuzione nazista. E che, con il loro gesto, hanno ricordato che la frase del Talmud “chi salva una vita salva il mondo intero” compare anche nel Corano». «Oggi, però - sottolineano le note di presentazione della mostra - essi sono i più dimenticati tra i Giusti, ma rappresentano un invito ad andare oltre le generalizzazioni facili nella percezione dell’altro e delle sue aspirazioni». I Giusti dell'Islam racconta di due bosniaci, tre albanesi, due diplomatici turchi e un iraniano che con il loro coraggio salvarono alcune decine di ebrei e rende conto, inoltre, del lavoro compiuto dallo storico americano Robert Satloff, il primo a proporre ufficialmente allo Yad Vashem un arabo come candidato Giusto tra le nazioni.

La mostra ha già fatto tappa in numerose città italiane ed è stata ospitata alla Camera dei Deputati, a Roma.

Franco Farnè

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